REDAZIONE MILANO

“Assange libero”, presidio a Milano davanti al consolato britannico. Sfilano i giovani in catene: “Siamo tutti Julian”

Piazza Liberty, manifestazione nel giorno in cui si decide l'estradizione negli Stati Uniti del giornalista ideatore di Wikileaks

Presidio per Assange a Milano

Nel giorno in cui la Corte suprema britannica decide sull'estradizione negli Usa del giornalista ideatore di Wikileaks Julian Assange anche Milano si mobilita con un presidio a sostegno dell'attivista.

In  tanti si sono ritrovati alle 17 davanti al consolato britannico in piazza Liberty. Ieri intanto il Consiglio comunale, a differenza dell'assemblea capitolina, ha bocciato per la terza volta la richiesta di concedere ad  Assange la cittadinanza onoraria. "Il sindaco non vuole perché magari poi il consolato americano si arrabbia" ha commentato uno dei promotori dell'iniziativa, il consigliere comunale di Europa Verde Carlo Monguzzi.

Cosa rischia Assange

Negli Stati Uniti Assange rischia fino a 175 anni di prigione mentre l'estradizione da Londra è più vicina che mai: dopo le udienze di oggi e domani, due giudici dell'Alta Corte britannica decideranno, se Assange potrà presentare un altro appello alla corte per annullare la decisione di estradizione. Da parte dei suoi avvocati, un disperato tentativo: Assange ha chiesto di essere in tribunale, ma è previsto che compaia tramite collegamento video da Belmarsh. I due magistrati decideranno se Assange potrà ricorrere in appello contro l'estradizione. La decisione può arrivare immediatamente dopo l'udienza o successivamente.

Cosa succede in caso di estradizione 

Se i giudici respingono la richiesta, è possibile che Assange venga immediatamente inviato negli Stati Uniti. Ma se i giudici si schiereranno dalla parte di Assange, la sua carcerazione continuerà e la corte inizierà a considerare l`appello. Secondo i suoi sostenitori, Assange intende ricorrere alla Corte europea dei diritti dell'uomo.

Perché gli Usa vogliono processare l’ideatore di Wikileaks

Gli Stati Uniti pretendono Assange sotto processo per una delle più grandi fughe di dati nella storia del Paese. Wikileaks, il sito di guidato da Assange, ha pubblicato centinaia di migliaia di documenti segreti statunitensi all’inizio dello scorso decennio. Hanno rivelato, tra le altre cose, la situazione della missione americana in Afghanistan. I sostenitori di Assange dicono che se la corte rifiutasse, gli si aprirebbe la strada per essere trasportato in aereo negli Stati Uniti tra i timori per un suo peggioramento di salute. Sua moglie, Stella Assange, ha dichiarato: "La sua vita è a rischio ogni singolo giorno che trascorre in prigione. Se verrà estradato, morirà".

Le accuse

Secondo il procedimento statunitense ripreso durante la presidenza di Donald Trump, Assange deve affrontare 17 accuse di spionaggio e un'accusa di uso improprio del computer per il suo presunto ruolo nell'ottenimento e nella divulgazione di materiale riservato.