REDAZIONE MILANO

Preso il ladro di bauli. Fuga a tutta velocità per le vie del centro

Arrestato dai ghisa. Ha quasi investito un bimbo sulla ciclabile

Il quarantacinquenne è stato arrestato dagli agenti del Nucleo tutela trasporto pubblico

Il quarantacinquenne è stato arrestato dagli agenti del Nucleo tutela trasporto pubblico

Da giorni i ghisa stavano dando la caccia a quel ladro sui generis, che prendeva di mira sempre i bauletti e le valigie laterali delle moto. Ieri gli agenti in borghese del Nucleo tutela trasporto pubblico, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, lo hanno intercettato in via Vittor Pisani e ne hanno monitorato i movimenti, assistendo a un colpo in diretta. Prima hanno deciso di pedinarlo con discrezione per bloccarlo in sicurezza (visto che era in sella a un veicolo rubato), ma alla prima manovra pericolosa hanno iniziato a inseguirlo fino in corso Garibaldi, dove il quarantacinquenne bengalese è stato arrestato. Primo pomeriggio, i vigili impegnati nei controlli in zona Centrale notano l’uomo che scende da uno scooter, si avvicina a una moto Bmw in sosta sotto i portici e stacca il baule posteriore. Alla ripartenza, gli investigatori della polizia locale iniziano a seguirlo senza azionare la sirena, percorrendo piazza Repubblica e via Parini. All’incrocio di corso di Porta Nuova, lo scooter sterza a sinistra e imbocca contromano la ciclabile che porta in via Fatebenefratelli, sfiorando un bambino che si trova in compagnia della madre. A quel punto, i ghisa si palesano, intimano l’alt e azionano la sirena, ma il motociclista accelera per scappare.

Ne seguono svolte improvvise e rossi bruciati tra via Solferino, largo Treves e via Ancona, fino all’epilogo in via Tessa: lì il quarantacinquenne viene fermato e ammanettato; con sé ha anche arnesi per lo scasso. Gli accertamenti negli uffici di via Custodi fanno emergere che guidava senza patente, nonostante fosse stato già multato, e che dodici giorni fa era stato ripreso dalle telecamere mentre rubava le valigie laterali di un’altra moto. Non è finita: a valle delle verifiche in banca dati, è stato lui stesso a far sapere (e su questo aspetto sono in corso ulteriori approfondimenti) di avere una pena di due anni e quattro mesi ancora da scontare per altri reati. "Un plauso ai colleghi, che hanno agito come sempre con determinazione e professionalità", il commento del segretario del Sulpl Daniele Vincini.

Nicola Palma