PATRIZIA TOSSI
Cronaca

Prima la bevuta, poi la lite Accoltellato dal collega

Muratore ferito a collo, braccio e schiena: in manette l’amico ubriaco

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di Patrizia Tossi

Scoppia un litigio tra ubriachi, un 26enne accoltella il collega di lavoro e poi tenta di sfuggire alla cattura minacciando i carabinieri, cercando anche di colpirli con calci e pugni.

È stato arrestato in flagranza di reato per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale S.H. – un pregiudicato 26enne di origini ucraine, residente a San Donato con i documenti in regola – bloccato dai militari in piazza Tevere con il coltello ancora in mano.

La vittima è un muratore incensurato, il 27enne V.R., ferito con un coltello da cucina al collo, al braccio sinistro e alla schiena. È successo nel tardo pomeriggio di lunedì a Certosa. Non potendo andare al lavoro perché bloccati dalla neve, i due colleghi avevano deciso di vedersi a casa della vittima. Ma, dopo avere bevuto diverse bottiglie di birra, hanno iniziato a litigare in casa per poi proseguire in piazza Italia, dove sono intervenuti i carabinieri.

A segnalare la rissa è stato un residente del quartiere che, spaventato, ha chiamato in caserma raccontando di aver assistito ad lite in strada tra due uomini, di cui uno armato di un coltello. Una pattuglia della Compagnia di Dan Donato si è precipitata sul posto, trovando il 26enne in stato di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche. Alla vista dei militari, il ragazzo ha cercato di disfarsi del coltello gettandolo a terra e poi ha iniziato ad inveire contro di loro con minacce, cercando anche di colpirli con calci e pugni. L’uomo è stato bloccato, grazie all’intervento anche di un’altra pattuglia arrivata a supporto dei colleghi, e portato in caserma per le formalità di rito.

Dal racconto della vittima e dalle testimonianze raccolte dai passanti, i carabinieri hanno ricostruito quanto accaduto poco prima del loro arrivo: il 26enne, al culmine di una lite scaturita da futili motivi, aveva inferto i fendenti con rabbia, forse senza nemmeno rendersi conto della gravità del gesto. L’arma del delitto, un coltello di circa 34 centimetri, è stato trovata a terra dai militari e sottoposta a sequestro.

L’arrestato è stato trasferito in carcere in attesa della convalida, mentre la vittima dell’aggressione è stata trasportata in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale di Vizzolo Predabissi, cosciente e non in pericolo di vita.