Milano – Il sindaco Giuseppe Sala non sarà nel Palco Reale in occasione della Prima della Scala domani giovedì 7 dicembre. La decisione senza precedenti del primo cittadino, che è anche presidente del Teatro, nasce dalla volontà di stare accanto a Liliana Segre in platea e lontano dal presidente del Senato Ignazio La Russa, la cui presenza nella tribuna riservata alle autorità ha scatenato polemiche. Alla decisione di Sala ha risposto nel pomeriggio lo stesso La Russa, annunciando che neanche lui sarà nel Palco Reale: “Se Segre rimane in platea, andrò in platea vicino a lei”.
Il rebus dei posti
A questo punto quindi si apre l’incognita su chi siederà nel Palco Reale. Arrivato il forfait di Sala e di La Russa, entrambi decisi a restare accanto a Liliana Segre in platea, resta da deciderà chi occuperà i posti nella tribuna. Di certo ci saranno il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la ministra per le Riforme Istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Lombardia Attilio Fontana e il neoprefetto di Milano Claudio Sgaraglia.
Il sidaco non ha ancora deciso
Resta comunque aperta la possibilità di ulteriori novità. A spiegarlo è stato lo stesso La Russa: “Non è vero che il sindaco abbia già deciso dove ci sediamo, lui mi ha detto che sta riflettendo su quale può essere la disposizione migliore. Non mi pare che il sindaco abbia già deciso. Dove ci sediamo non mi pare un problema, tutto è nato da una chiacchierata tra me e il sindaco, cui avevo anticipato che a me avrebbe fatto piacere avere la senatrice Segre sul palco d'onore. Io, in ogni caso, se rimane in platea andrò in platea vicino alla senatrice a vita, per essere coerente con questa mia idea".
“Fascisti non graditi”
Sulla presenza di La Russa si erano già espressi in mattinata anche l’Anpi e la Slc Cgil: “I fascisti non sono graditi”, hanno detto in un comunicato nel quale annunciavano che non saranno presenti ai saluti istituzionali “rivolti a chi non ha mai condannato il fascismo, le sue guerre coloniali, l’alleanza e la sudditanza al nazismo che ha generato leggi razziali e tanto lutto e miseria al popolo italiano”.
L’invito di La Russa
Cadrà così probabilmente nel vuoto l’invito che lo stesso presidente del Senato aveva rivolto a Segre: “Spetta naturalmente al sindaco di Milano – aveva detto La Russa – ma io sarei felice se la senatrice a vita Liliana Segre, qualora il Presidente della Repubblica non potrà essere presente, sia sul palco d'onore della Scala. Questo anche per ribadire la nostra solidarietà e speranza di pace sulle vicende mediorientali. La decisione spetta alla senatrice Segre e al sindaco di Milano l'invito formale. Io ne sarei felice ed orgoglioso”.
L’assenza di Mattarella
La polemica sulla composizione del Palco Reale è nata quest’anno anche dall'assenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alla Prima dell’anno scorso infatti La Russa era nel Palco Reale accanto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni (accompagnata dall’ex compagno Andrea Giambruno) e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Insieme a loro, in prima fila, nella tribuna anche il sindaco Giuseppe Sala.