REDAZIONE MILANO

Prima della Scala, Liliana Segre nel Palco Reale insieme al sindaco Sala e Ignazio La Russa

Milano, si chiude la polemica sui posti nella tribuna riservata alle autorità: ci sarà anche la senatrice a vita con la figlia

Giuseppe Sala, Ignazio La Russa, Liliana Segre

Milano – Per la prima volta nel Palco Reale del Teatro alla Scala ci sarà anche la senatrice a vita Liliana Segre. È questa la soluzione che è stata trovata in serata per la Prima del “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, dopo che il sindaco di Milano, Beppe Sala, che è anche presidente del Piermarini, ha manifestato il desiderio di stare seduto accanto alla senatrice Segre proprio nel giorno della Prima per dare ''un messaggio politico chiaro''.

Chi ci sarà

Ecco quindi la composizione del Palco Reale prevista per la serata della Prima: in prima fila ci saranno Ignazio La Russa, la moglie Laura de Cicco, la figlia della senatrice, Federica Belli Paci, Liliana Segre, Giusppe Sala e la compagna Chiara Bazzoli. Dietro il vicepremier Matteo Salvini, la ministra Maria Elisabetta Casellati, in governatore Attilio Fontana e il prefetto Claudio Sgaraglia. 

Giornata di polemiche

La mattinata era partita con un comunicato dei rappresentanti scaligeri della Cgil e della sezione Anpi della Scala che annunciavano di non voler partecipare “ad alcun cerimoniale di saluto istituzionale rivolto a chi non ha mai condannato il fascismo, le sue guerre coloniali, l'alleanza e la sudditanza al nazismo che ha generato leggi razziali e tanto lutto e miseria al popolo italiano”, comunicato dal titolo “I fascisti non sono graditi alla Scala”. Nel testo non figura il nome del presidente del Senato, ma gli stessi esponenti hanno confermato che a lui si riferivano. E fra gli orchestrali qualcuno ha anche immaginato contestazioni a La Russa da parte del pubblico. 

Palco sguarnito

Hanno poi iniziato a rimbalzare notizie sulla volontà del sindaco di sedersi accanto a Liliana Segre in platea, disertando la tribuna delle autorità. Il presidente del Senato ha quindi lanciato una proposta: “Io sarei felice se la senatrice a vita Segre, fosse presente sul palco d'onore della Scala, anche per ribadire la vicinanza e solidarietà che c'è in tutti noi sulle vicende mediorientali. Naturalmente questo dipende dalla signora Segre e da un invito formale del sindaco ma questo credo sia in itinere. Se Segre rimane in platea – ha poi aggiunto – andrò in platea vicino a lei”. 

A questo punto il Palco Reale rischiava di rimanere sguarnito di ben 6 posti – Sala e la compagna, La Russa e la moglie, Segre e figlia – per questo in serata è arrivata poi la soluzione che mette d’accordo tutti. Nel Palco Reale, in prima fila, ci saranno tutti e sei. 

Un messaggio politico

La conferma della presenza di Liliana Segre nel Palco reale, insieme al sindaco e al presidente del Senato, è arrivata dallo stesso Sala che ha commentato le polemiche sulla vicenda a margine del discorso dell’arcivescovo Mario Delpini nella basilica di Sant’Ambrogio: “Credo che ci saremo tutti e tre – ha detto, rispondendo ai cronisti – Il mio vero intento fin dall’inizio era avere Liliana Segre vicina e di testimoniare con la sua vicinanza uno spirito di cui oggi c’è bisogno. Non era mia intenzione fare polemica, ma certamente ribadire un principio politico. Perché la Prima della Scala è anche politica. Questa scelta è la dimostrazione di quello che Milano vuole essere, cioè una città che costruisce il suo presente e il suo futuro sulla sua storia”.