REDAZIONE MILANO

Processo agli ultrà di Inter e Milan. Società e Serie A saranno parti civili

Secono la giudice le due squadre erano "vittime di continue pressioni estorsive"

Secono la giudice le due squadre erano "vittime di continue pressioni estorsive"

Secono la giudice le due squadre erano "vittime di continue pressioni estorsive"

Inter, Milan e la Lega Serie A sono state ammesse come parti civili, per il riconoscimento degli eventuali danni subiti, nel processo con rito abbreviato a carico di 16 ultrà nerazzurri e rossoneri. Tra gli imputati ci sono anche gli ex capi delle due curve, Marco Ferdico e Andrea Beretta (quest’ultimo diventato collaboratore di giustizia) per la Nord e Luca Lucci ex capo della Sud. L’accusa è associazione per delinquere finalizzata a una serie di reati, tra cui aggressioni ed estorsioni. Agli ultrà interisti è contestata pure con l’aggravante mafiosa.

Al processo iniziato ieri nell’aula bunker davanti al carcere di San Vittore, i leader e gli ultrà, ancora detenuti, si sono presentati quasi tutti in aula. La gup di Milano Rossana Mongiardo, nelle motivazioni che accolgono le richieste dei club e della Lega di A, spiega che il "calcio" non è solo "sport nazionale", ma anche "una delle prime dieci industrie del Paese" e la Lega Serie A non soltanto "organizza" le "massime competizioni", ma gestisce pure la "commercializzazione" dei diritti tv. L’Inter, poi, ha messo nero su bianco di essere stata "vittima" anche "di continue pressioni di carattere estorsivo". E pure il Milan ha dichiarato di aver subito, tra l’altro, gli "ingressi abusivi allo stadio", trasformato per tutti in un luogo dove c’era "un diffuso clima di timore".

Per quanto riguarda il Milan, Jacopo Cappetta, legale di alcuni ultras rossoneri, ha spiegato di essersi opposto alla costituzione di parte civile della società di via Aldo Rossi, perchè "come potete verificare sul sito anche voi, il Milan utilizza a fini commerciali le immagini della curva. Quindi, mi pare che lamentare un danno d’immagine per l’accostamento fra il nome Curva Sud e il nome Milan, sia superfluo".

Nella prossima udienza, in programma il 27 marzo, alcuni ultrà chiederanno di poter rendere interrogatorio o dichiarazioni, qualcun altro l’abbreviato condizionato all’ascolto di testi. Il processo dovrebbe chiudersi il 12 giugno, con udienze già fissate tra aprile e maggio. Mentre si avvicina una richiesta di processo su altri filoni, tra cui l’omicidio di Antonio Bellocco, esponente dell’omonima cosca e che era tra i capi della curva Nord, e il tentato omicidio dell’ ultrà rossonero Enzo Anghinelli, per il quale è accusato l’ex capo della curva milanista Luca Lucci.