MARIO CONSANI
Cronaca

Milano, il gruppo neonazi non era uno scherzo: “Bravi ragazzi” travolti dall’onda nera

Da un anno e mezzo a due anni, tra condanne e patteggiamenti , per i fondatori di Avanguardia rivoluzionaria

Tra gli “ispiratori” del gruppo Breivik, l’autore della strage di Utoya in Norvegia nel lu

Milano, 10 febbraio 2022 -  Due condanne e due patteggiamenti per i ventenni milanesi di Avanguardia Rivoluzionaria. Per l’accusa avevano messo in piedi un’organizzazione neonazista ispirata alle tesi suprematiste e xenofobe. I due ragazzi che hanno scelto il rito abbreviato, ieri sono stati condannati a 2 anni e a un anno e mezzo di reclusione dal gup Sofia Fioretta. Per gli altri due, la giudice ha accolto il patteggiamento a un anno e mezzo. Per tutti e quattro pena sospesa e non menzione sul certificato penale data l’età e l’assenza di precedenti. Uno dei difensori, l’avvocato Davide Steccanella, commenta: "È una sentenza ingiusta che condanna idee e non fatti, come rivela la esiguità della pena. Ma le sentenze non si commentano, si impugnano e occorre avere fiducia nella giustizia, sennò avrei scelto un altro mestiere". Stando all’indagine della Digos coordinata dal pm Enrico Pavone e dal capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili, i quattro, tutti studenti universitari e di età compresa tra i 20 e i 21 anni, si erano dati dei nomi di battaglia come Breivik (il terrorista norvegese autore nel luglio 2011 della strage di Utoya), Maggiore Volpi, Milite Zucht e “Comandante G“. Erano stati bloccati mesi fa in via Moscova e nel loro zaino erano stati ritrovati manganello, coltello, passamontagna e immagini di Hitler e Mussolini. Secondo la procura, stavano organizzando un violento pestaggio ai danni di un uomo di origine straniera e religione musulmana e altre azioni violente per creare il "caos assoluto" e favorire l’arrivo di un "dittatore". Avrebbero anche preso contatti con l’organizzazione svizzera“Junge Tat“. Idee deliranti ma non così isolate, se negli ultimi tempi quella su Avanguardia Rivoluzionaria non è stata l’unica inchiesta giudiziaria sul mondo della destra estrema. La scorsa primavera nel mirino degli investigatori, con perquisizioni e una trentina di indagati in tutta Italia, finì L’Ultima Legione, movimento fondato a Milano nel 2018 dal 53enne Enzo Cervoni, con sede nella multietnica via Padova, al centro di un’inchiesta dell’Antiterrorismo partita dall’Aquila. Fra gli indagati anche la compagna di Cervoni, tesoriere e responsabile dei social, e militanti di tutta Italia del gruppo che ha la sua roccaforte in Abruzzo e Lombardia, fra Milano e il Comasco. E sempre l’anno scorso, a giugno, era salita alla ribalta delle cronache la “miss Hitler“ di Pozzo d’Adda, nell’hinterland, la 27enne transitata dal Partito nazionalsocialista italiano dei lavoratori al’Ordine Ario Romano, dal concorso di bellezza per aspiranti naziste vinto nel 2019 al gruppo suprematista con base nella Capitale e succursali da Nord a Sud. Il trait d’union tra i due gruppi sarebbe stata, secondo l’accusa, proprio F.R. alias “Miss Hitler“, capelli biondo platino, aquila nera del Terzo Reich tatuata sulla schiena e scritta “Dux” sul bicipite. Indagata prima dalla procura di Caltanissetta e poi da quella di Roma per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere con l ’intenzione di mettere in piedi un movimento xenofobo e razzista per sovvertire l’ordine democratico, anche con l’uso delle armi.