
Fedez insieme alla madre Annamaria Berrinzaghi (Instagram)
Milano, 15 aprile 2025 – Servirà un altro processo, un appello bis, sulla caso che vede imputato l'ex ad della Doom srl, ossia la Dream of ordinary madness, società del cantante Fedez e gestita da sua madre Annamaria Berrinzaghi, per l'accusa di aver architettato una presunta truffa da 100mila euro. Oggi, infatti, la Cassazione ha annullato con rinvio per un nuovo secondo grado la sentenza con cui, il 28 novembre scorso, la Corte d'Appello di Milano aveva condannato a 8 mesi, pena sospesa, l'imputato, che era stato, invece, assolto "perché il fatto non costituisce reato" in primo grado nel 2023.
Secondo l'indagine del pm Alessandro Gobbis, il presunto raggiro, scoperto dalla madre di Fedez, avrebbe riguardato la sponsorizzazione per un noto marchio di zainetti. L'ex ad avrebbe fatto credere, secondo l'accusa, "di aver raggiunto un accordo economico", per conto della Doom, che si occupa dell'immagine di Fedez, con una nota azienda di zaini e materiali per la scuola (estranea alla vicenda) di 250mila euro, nonostante la cifra pattuita fosse di 350mila euro.
Sempre secondo l'accusa, l'allora dipendente avrebbe fatto in modo che la differenza di 100mila euro venisse versata ad una società per la quale avrebbe dovuto cominciare a lavorare di lì a poco. Oggi l'annullamento della condanna di secondo grado per un nuovo processo.
"Prendiamo atto con molto piacere della decisione della Suprema Corte - hanno spiegato gli avvocati Davide Montani e Simona Ceretta - e attendiamo ora le motivazioni per capire quali siano le indicazioni a cui dovrà attenersi la nuova Corte. Auspichiamo - hanno concluso i legali - che dopo aver ottenuto un'assoluzione piena in primo grado e la richiesta di conferma di assoluzione anche dal Pg in appello, finalmente sia dichiarata la totale estraneità del nostro assistito alle accuse a lui rivolte".