Milano, 5 novembre 2015 - "Se fossi riuscito a creare la migliore sanità d'Italia e anche a mettere in piedi il sistema corruttivo di cui mi si accusa, sarei stato Maradona". Con questa battuta Roberto Formigoni rivendica i risultati della Regione Lombardia in materia di sanità in una pausa di un'udienza del processo sulla fondazione 'Maugeri' in cui e' imputato per associazione per delinquere e corruzione assieme, tra gli altri, all'ex assessore regionale Antonio Simone e all'uomo d'affari Pierangelo Dacco'. Formigoni e' in aula per assistere, tra il pubblico, all'interrogatorio dell'ex direttore della sanita' lombarda Carla Lucchina, anch'egli imputato. "Il mio modo di amministrare la sanita' ha portato alla classifica pubblicata ieri (un dossier dell'Agenzia Nazionale per i servizi sanitari che premia la sanità lombarda, ndr). In questo processo viene messo sotto accusa chi ha costruito la migliore sanità italiana. Ai governatori di Regioni che hanno 4 miliardi di debiti non è arrivato nemmeno un francobollo di garanzia, questo processo non ha ragione di esserci".
DACCO' - "Daccò in carcere? Dal punto di vista umano fa un certo effetto... E' da 4 anni in carcerazione preventiva, non è una cosa degna di un Paese civile". L'ex uomo d'affari e' nel carcere di Bollate dal 17 novembre 2011 quando venne arrestato per la bancarotta dell'ospedale San Raffaele. Nel maggio 2014, la Cassazione ha annullato in parte (per due capi d'imputazione) la sentenza con la quale la Corte d'Appello di Milano l'aveva condannato a 9 anni di reclusione col rito abbreviato.
LUCCHINA - Nega di avere mai ricevuto "imposizioni" da Roberto Formigoni l'ex direttore generale della sanità lombarda, Carlo Lucchina, interrogato davanti ai giudici della X sezione penale di Milano nel processo Maugeri in cui è imputato assieme all'ex Governatore e attuale senatore di Ncd e ad altre 8 persone. Ad assistere all'udienza c'è anche Formigoni, che finora si era presentato solo per rendere dichiarazioni spontanee. Il pm Laura Pedio ricorda a Lucchina quanto riferito agli inquirenti dal dirigente dell'assessorato alla Sanita' lombarda, Luca Merlino, considerato dalla Procura un 'teste chiave'. In particolare, Merlino aveva detto che Lucchina gli riferi' di "imposizioni" da parte del Presidente per soddisfare le richieste di Pierangelo Daccò in materia di finanziamenti ad alcune realtà sanitarie regionali, tra cui la Fondazione Maugeri. "Io sinceramente di imposizioni non ne ho mai subite - dice Lucchina che definisce Merlino "un fratello" - che il Presidente mi chiamasse e mi dicesse 'dottor Lucchina faccia cosi', ecco, questo non l'ha mai fatto". "Maugeri - aggiunge l'imputato - è oggettivamente l'ente che eroga più prestazioni sanitarie in Lombardia, del San Raffaele non c'è bisogno neppure di parlarne, erano e sono componenti essenziali del sistema sanitario lombardo, voglio vedere dove andrebbe la sanità lombarda senza di loro". Secondo la Procura, Formigoni avrebbe favorito la Fondazione in cambio di favori, consistiti anche in viaggi esotici, pagati dall'intermediario Daccò.