ANNA GIORGI
Cronaca

Processo Santanché: "Capi di imputazione da riscrivere meglio"

Per non rischiare la nullità dell’avviso di chiusura indagine il Tribunale ha chiesto alla Procura integrazioni e precisazioni.

Il pm Luigi Luzi con la pm Maria Giuseppina Gravina: a loro è stato chiesto di riformulare con più precisione e dettagli i capi di imputazione

Il pm Luigi Luzi con la pm Maria Giuseppina Gravina: a loro è stato chiesto di riformulare con più precisione e dettagli i capi di imputazione

Prima udienza del processo per falso in bilancio in cui la ministra del Turismo, Daniela Santanché, è imputata per falso in bilancio di Visibilia srl con altri 15 tra manager e dipendenti della società.

E la prima udienza si è chiusa con un rinvio al 13 maggio per dare tempo ai due pm Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi, coordinati dall’aggiunto Roberto Pellicano, di riformulare i capi di imputazione per non rischiare la nullità dell’avviso di conclusione indagini e quindi anche un ritardo nei tempi del processo.

Il Tribunale ha chiesto, quindi, di suddividere le singole annualità e posizioni, specificando chi ha fatto cosa e di indicare quale sia stato il deficit organizzativo di Visibilia srl. Il collegio della seconda sezione penale, nel giustificare la richiesta, si è richiamato a una sentenza della Suprema Corte secondo la quale, in caso di "genericità" o "indeterminatezza" del capo di imputazione, è opportuno sollecitare il pubblico ministero, a cui vengono restituiti gli atti, per effettuare le integrazioni o precisazioni.

È stata l’avvocata Antonella Augimeri, legale dell’ex consigliere del cda di Visibilia, Massimo Cipriani, a porre la questione della nullità del decreto di rinvio a giudizio per violazione dei diritti della difesa. Il presidente del collegio, Giuseppe Cernuto, ha chiesto ai pm anche di "produrre", ossia inserire nel fascicolo del dibattimento, i bilanci della società.

A processo oltre la ministra Santanché, che ha fondato il gruppo Visibilia per poi dismettere le cariche nel 2022, ci sono altri 16 imputati tra cui il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, l’ex compagno della ministra Canio Giovanni Mazzaro che hanno avuto ruoli all’interno della società. Legata alle vicende contabili di Visibilia, come riporta “Il Fatto Quotidiano“ ci sarebbero anche i costi di ristrutturazione della villa di Daniela Santanchè a Marina di Pietrasanta. L’immobile nella pineta della Versiliana, donato al figlio, sarebbe stato ristrutturato scaricando i costi sulla Visibilia srl. Fatture che peraltro, stando alla denuncia dell’imprenditore che ha fatto i lavori da 250mila euro, la ministra al Turismo Daniela Santanché non avrebbe mai saldato.