REDAZIONE MILANO

Scontri in Università Statale, processo trasferito in aula bunker

Il processo a carico di sette antagonisti, accusati di aver partecipato agli scontri nella libreria ex Cuem, verrà trasferito a Ponte Lambro, dove si tengono i maxi processi contro la criminalità organizzata

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Milano, 3 febbraio 2015 - Dopo l'occupazione dell'aula di tribunale, accaduta lo scorso 16 settembre, il processo sui disordini all'ex libreria Cuem dell'Università Statale di Milano viene trasferito «ragioni di sicurezza e ordine pubblico» nell'aula bunker in via Ucelli di Nemi, nel quartiere di Ponte Lambro. Imputate sette persone nel processo che si sta già svolgendo a porte chiuse, con corridoi transennati e carabinieri in presidio all'esterno. L'ultimo episodio, quando una trentina di antagonisti avevano occupando l'aula in segno di protesta.

I sette imputati sono accusati a vario titolo di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, violazione della legge sulle armi, per la detenzione di sampietrini, sassi e un ombrello, e altri reati in relazione ai disordini che si sono verificati alla Statale, il 6 maggio 2013, durante l'occupazione della libreria e lo sgombero da parte delle forze dell'ordine. In aula è stato proiettato un video di circa 20 minuti, realizzato dalla polizia, che riprende le fasi dello sgombero. Poi sono stati ascoltati come testi alcuni agenti della Digos che parteciparono all'intervento. E' stato poi il presidente della quarta sezione penale del Tribunale di Milano, Oscar Magi, a decidere il trasferimento del processo, accogliendo la richiesta dell'avvocato generale Laura Bertolè Viale.

Una decisione contestata dai difensori degli imputati, gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini. «Si tratta di una misura sproporzionata e non necessaria - hanno sottolineato - anche perché oggi, in aula, erano presenti solo due imputati. Ora il processo verrà celebrato nell'aula che solitamente viene utilizzata per grossi processi contro la criminalità organizzata». La prossima udienza, il 31 marzo, si terrà quindi nell'aula bunker.