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Pillitteri Il comparto professionale che si occupa di sovraindebitamento sconta, ancora, una certa diffidenza. Ed, effettivamente, a fianco di...
Pillitteri
Il comparto professionale che si occupa di sovraindebitamento sconta, ancora, una certa diffidenza. Ed, effettivamente, a fianco di professionisti seri e corretti esistono realtà piuttosto opache. Spesso sotto forma di società o agenzie. Non sempre perseguono l’interesse del cliente ma sono spinte da finalità di mero lucro. Il che, occupandosi di persone che vivono una forte difficoltà economica, è alquanto disdicevole. Come si fa a riconoscerle? In primo luogo mai fidarsi di chi ti “promette la luna” senza avere approfondito la tua situazione. E, ancor di più, di chi chiede subito anticipi. Magari senza nemmeno avere predisposto un preventivo globale (così potranno essere richiesti in continuazione). Tra i diversi “reduci” da questo tipo di esperienza mi è capitato un aspirante cliente che aveva una forte esposizione con il fisco. L’unica soluzione era quella della liquidazione controllata del patrimonio. Ma era proprietario di un immobile. E inevitabilmente avrebbe dovuto sacrificarlo. Prima di rivolgersi al mio studio si era rivolto, per l’appunto, a un’agenzia. E il suo interlocutore era stato assai assertivo; “non si preoccupi, la casa gliela salviamo noi!”.
E, senza nemmeno spiegargli con quale mai alchimia sarebbe riuscito nel miracolo, gli aveva immediatamente richiesto un anticipo di 3.800 euro. La faciloneria della prognosi e l’entità della richiesta lo avevano insospettito. Per questo aveva chiesto un ulteriore consulto. E non potei che confermargli che non solo si trattava di una “promessa da marinaio” e che “salvare la casa”, nella sua situazione, non stava né in cielo né in terra. Ma anche che la richiesta di anticipo era del tutto impropria oltre che esorbitante. Non è così difficile riconoscerli ed evitarli. Ma, purtroppo, c’è chi ci casca. E la diffidenza si estende anche verso chi lavora seriamente.
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