Chi gestice la Casa per Coniugi di Milano dove sono morti 6 anziani vittime dell’incendio all’interno della struttura di via dei Cinquecento 19 a Milano? Una cooperativa specializzata nell’assistenza agli anziani e più in generale nei servizi alla persona. Si tratta della Proges di Parma, coop fondata nel 1993.
Il cordoglio
In merito alla tragedia di Milano, Proges ha fatto sapere di essere “impegnata con tutte le sue persone a supportare i soccorritori, che ringraziamo per la loro dedizione, e le Autorità nell'accertamento della dinamica dell'evento prestando loro la massima collaborazione”. Queste, in una nota, le parole, del direttore generale Giancarlo Anghinolfi. “Siamo profondamente addolorati – ha aggiunto – per quanto è accaduto ed esprimiamo profondo cordoglio alle famiglie degli ospiti vittime del tragico incidente”.
Di cosa si occupa
La Proges è attiva in due settori: quello educativo con nidi, scuole dell’infanzia, e comunità educative e assistenza ai disabili; quello sociosanitario e della salute mentale con servizi residenziali e domiciliari, centri diurni, reparti riabilitativi e hospice. In quest’ultimo rientra la gestione della casa di riposo del quartiere Corvetto.
I numeri
La cooperativa emiliana conta su oltre 3.500 tra soci e dipendenti, gestisce 300 strutture distribuite in 11 regioni italiane e risponde alla domanda di assistenza di oltre 9.000 famiglie in Italia.
Le cariche
Michela Bolondi è la presidente della cooperativa, Francesca Corotti è vicepresidente.
A Milano
Nel capoluogo lombardo la Proges gestisce, oltre alla Casa per Coniugi di via dei Cinquecento, altro due strutture per anziani: la residenza sanitaria assistenziale Adriano di via Ugo Mulas 2 specializzata nella dei malati di Alzhiemer, proprio come la Casa per Coniugi; la casa di riposo Virgilio Ferrari con centro diurno integrato in via Panigarola 14.
La Casa per Coniugi
Nel sito web di Proges si legge che “Casa per Coniugi è una struttura socio sanitaria residenziale destinata ad accogliere anziani con vari livelli di non autosufficienza, che non necessitano di specifiche prestazioni ospedaliere o di tipo esclusivamente sanitario. Possono essere ospitati anche adulti con patologie assimilabili a quelle geriatriche. Per ogni ospite viene elaborato un piano di assistenza personalizzato sulla base delle necessità individuali della persona e della sua famiglia”. La residenza, diretta da Claudia Zerletti si sviluppa in un edificio su tre piani ed è suddivisa in 12 nuclei (di cui due nuclei Alzheimer). Attorno alla struttura, a disposizione degli ospiti, c’è uno spazio verde “Giardino Alzheimer” attrezzato con camminamenti, panchine e spazi ombreggiati.
Il centro diurno
All’interno della Casa per Coniugi, il Centro Diurno Alzheimer si rivolge ad anziani, di età superiore ai 65 anni, affetti da pluripatologie cronico-degenerative, fra le quali anche le demenze e in particolare alla malattia Alzheimer, ma senza gravi disturbi comportamentali, con compromissione dell’autosufficienza e con necessità assistenziali che superano le capacità del solo intervento domiciliare ma che non richiedono ancora il ricovero in RSA.