Cinisello Balsamo (Milano) – Il consiglio comunale vota il progetto definitivo per il prolungamento della lilla fino a Cinisello e Monza, ma resta sempre il pericolo stand by causato dalla linea rossa. All’unanimità l’aula ha detto sì al percorso che, in città, vedrà quattro nuove fermate: Testi-Gorky, davanti al centro scolastico Parco Nord, Rondinella-Crocetta, Lincoln e Bettola, dove ci sarà l’interscambio con il prolungamento della M1. "Con la fermata di Lincoln il metrò arriva in centro, contemperando e servendo contemporaneamente la parte produttiva e la parte residenziale del territorio. Questa fermata, introdotta nella variante, sarà una vera e propria porta urbana, dando accessibilità e rendendo raggiungibile il nostro territorio all’utenza locale come sovracomunale" - spiega l’assessore all’Urbanistica Fabrizia Berneschi -. L’iter non è finito. "Ora è necessario adeguare il Pgt sciogliendo i nodi burocratici e i punti irrisolti dalle precedenti amministrazioni.
Un insieme di azioni sinergiche perché la realizzazione abbia un impatto positivo", commenta il sindaco Giacomo Ghilardi. Voto a favore ma non senza polemica quello del Pd. "È un‘opera strategica dal costo stimato di circa 1 miliardo e 265 milioni di euro, coperti per lo più da fondi statali - dichiara la consigliera Mariarita Morabito -. Il Comune dovrà accendere un mutuo per contribuire con circa 13 milioni perché l’Amministrazione non è riuscita a valorizzare le ingenti opere asservite al prolungamento che abbiamo già messo a disposizione nell’hub Bettola: questo è un grosso errore politico e strategico che peserà sulle tasche dei cinisellesi". Hub già valorizzato per la M1 e che come tutto il prolungamento della rossa resta ancora al palo (anche a causa della vecchia convenzione su pii Auchan), bloccando di fatto i lavori per la lilla. "È stato chiesto un tavolo al ministero proprio sullo snodo infrastrutturale di Bettola per i prolungamenti M1 e M5 -annuncia Antonio Lamiranda, assessore all’Urbanistica di Sesto -. Abbiamo chiesto l’aggiornamento sui lavori, sulle opere e sul reprimento delle risorse finanziarie mancanti, ma anche l’interferenza dei due cantieri, l’assenza dei progetti dei posteggi di corrispondenza e dell’accesso viabilistico".