ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Prolungamento M3, ancora ritardi. Confermata l’ipotesi metrò e tranvia

Paullo, il piano di fattibilità tecnico-economica sarà pronto alla fine del 2025. Il costo è di 850 milioni

Prolungamento M3, ancora ritardi. Confermata l’ipotesi metrò e tranvia

Per il prolungamento della M3 lungo l’asse della Paullese, è confermata l’ipotesi metrò + tram, ossia l’estensione dell’attuale linea (gialla) sotterranea fino a Peschiera Borromeo e la creazione di un servizio di superficie per coprire il restante tragitto, fino a Paullo. L’analisi dei costi-benefici, legata a questa soluzione, potrebbe essere pronta già nel giro di qualche settimana, ossia entro la fine del 2023, mentre per lo studio di fattibilità tecnico-economica, oggi in fase di redazione da parte di Mm Spa, si dovrà aspettare il 2025. Il costo dell’opera è di 850 milioni di euro. È questo lo scenario relativo al potenziamento dei mezzi pubblici nel quadrante della Paullese, l’unico a non essere attualmente servito dal trasporto su ferro.

Di un prolungamento della M3 in direzione Sud si parla da decenni. Una vicenda che nel corso del tempo è stata punteggiata da progetti rimasti solo sulla carta, mobilitazioni di cittadini e comitati, appelli alla classe politica e raccolte di firme. Adesso la soluzione metrò e tranvia sembra essere quella più percorribile. L’idea è allungare il percorso della metropolitana per poco più di 4 chilometri dall’attuale capolinea di San Donato fino a Peschiera Sud, con una fermata intermedia a San Donato-De Gasperi. Dal nuovo capolinea di Peschiera partirebbe un sistema di tram svincolati dal traffico, fino a Paullo e con fermate intermedie nei territori di Pantigliate, Mediglia e Settala, per un totale di 11 chilometri.

Se i comuni guardano con favore a questa soluzione, c’è chi ricorda le pastoie burocratiche e le tempistiche infinite che finora hanno reso il prolungamento della M3 una chimera. "Il progetto di fattibilità non sarà pronto prima della fine del 2025 – attacca Nicola Di Marco, capogruppo dei Cinque Stelle nel consiglio regionale lombardo -. A quel punto saranno passati otto anni dalla prima delibera regionale, datata 2017, che stanziava fondi proprio per lo studio di fattibilità relativo alla M3. Un tempo infinito, se si pensa che si tratta solamente della fase progettuale. Cosa ne pensa l’assessore regionale Lucente? Al netto degli annunci, da anni siamo costretti a confrontarci con una palude burocratica, dove i progetti s’impantanano e nulla si concretizza". Altra nota dolente, "i costi, levitati dagli iniziali 700 milioni di euro agli attuali 850 – prosegue il consigliere pentastellato -. A questo punto ci chiediamo se non sia più opportuno, anche in funzione degli aumentati costi, ragionare seriamente sulla possibilità di un prolungamento della M3 fino a Paullo. Un servizio che intercetti i pendolari in arrivo dal Cremasco e dal Lodigiano e possa essere un punto di snodo anche per la Teem".