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Propaganda pro Isis: chiesti 5 anni per Alaa Refaei, arrestato a Milano e accusato di terrorismo

Il 45enne, di origini egiziane e con cittadinanza italiana, ha scelto il rito abbreviato e il processo andrà a sentenza il 13 novembre

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L'uomo era stato arrestato dalla Digos milanese

Milabo – La Procura di Milano ha chiesto di condannare a 5 anni di reclusione Alaa Refaei, 45 anni, accusato di associazione con finalità terroristica per la presunta adesione all'Isis.

L'uomo di origini egiziane e con cittadinanza italiana, assistito dall'avvocato Salvatore Arcadipane, era stato arrestato dalla Digos milanese il 17 ottobre 2023 arrestati, su ordine del gip Fabrizio Filice, insieme al connazionale Mohamed Nosair. Stando alle valutazioni del giudice entrambi avevano dimostrato un "attivismo" partecipando alla "macchina propagandistica dello Stato Islamico" attraverso "la continua creazione di nuovi profili, diffusi più capillarmente possibile, attraverso l'implementazione degli stessi tra gli 'amici', in modo da moltiplicare il numero di persone che possano entrarvi in contatto".

Refai ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato e la sentenza dalla gup milanese Tiziana Landoni arriverà il prossimo 13 novembre dopo eventuali repliche. La difesa ha chiesto l'assoluzione e in subordine la derubricazione delle accuse a istigazione per delinquere. Due giorni dopo invece davanti alla Corte di assise di Monza ci sarà la discussione con la requisitoria del pm della sezione antiterrorismo Alessandro Gobbis per Nosair che non ha chiesto di essere giudicato con riti alternativi.