
Un estratto di un manifesto affisso in città per denunciare lo sfruttamento sul lavoro
Milano - Flessibilità a trecentosessanta gradi, skill altissime per stipendi che arrivano a malapena a 1000 euro, reperibilità festiva in cambio di “rimborsi spesa“ e naturalmente interminabili mesi di “prova“ non pagati per testare "la motivazione personale". É tutto vero, sarebbe questa la nuova frontiera del lavoro. E allora dove i sindacati non arrivano, forse può l’arte. Così i contratti di lavoro sottopagati, le condizioni umilianti, diventano un manifesto di lotta e rivendicazione di giustizia grazie al genio creativo di Andrea Villa, noto street artist, soprannominato il "Banksy torinese".
L’artista ha trasformato in manifesti pubblici le "ridicole" proposte di alcune note aziende e, perché tutti sappiano, ha affisso i manifesti alle fermate di tram e autobus. "Come artista - spiega Andrea Villa - voglio sensibilizzare tutti sulla questione del lavoro, voglio mettere alla gogna, senza censure chi propone contratti da fame e da sfruttamento per spingere i giovani a ribellarsi e voglio aprire un dibattito. Aggiungo - continua - che spesso queste proposte sono fatte a voce o su Whatsapp proprio per non renderle ufficiali e non denunciabili".
É qui che si inserisce l’atto coraggioso e di rottura di Villa. "L’arte più che decorare le pareti o le case - dice ancora - deve spingere l’uomo ad elevarsi, a porsi delle domande sul mondo, a riflettere. Questi manifesti li ho affissi a Milano, la città per eccellenza del lavoro". Così ieri mattina alla fermata dell’autobus di Piazza Luigi di Savoia e in via Pellegrino Rossi, in zoan Affori, sono spuntati manifesti giganti di note aziende.
E le proposte erano più o meno di questi tenore. "Voi lavorare per noi? (come copy) ti offriamo 10 centesimi ogni 100 parole per un massimo di 50 centesimi ad articolo". Allettante. E i pagamenti? "All’inizio del mese successivo per chi ha raggiunto la soglia di 10 euro". In effetti sono tanti in un colpo solo. Oppure turni dal lunedi alla domenica in fascia oraria dalle 8 alle 21, 8 ore giornaliere con flessibilità su tutto il week end con rimborso spese (non stipendio) e nemmeno viene specificato in che modalità verrà dato il rimborso spese, che comunque è di 500 euro.
Ovviamente viene chiesto dinamismo ed entusiasmo, grande predisposizione alle relazioni umane, attitudine alla vendita e anche "capacità di fare le pulizie".Ci voleva un artista per sublimare lo sconforto che viene leggende queste proposte di lavoro. Villa chiede ai suoi 24mila follower di inviare tutti i contratti che hanno ricevuto, di questo tenore. E speriamo che si crei un movimento che nasce dal basso e dall’arte. Solo così forse si può sperare che succeda qualcosa.