MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, viaggio nelle stanze della prostituzione

Ex negozi adibiti ad alcova, sex toys e battaglia contro il racket a luci rosse

Stanze della prostituzione a Milano

Milano, 13 aprile 2019 - Dietro la saracinesca dovrebbe esserci un negozio. E invece spunta un’abitazione. Una ciotola di patate sul tavolo, foto alle pareti. La vera sorpresa però è sul retro: letto matrimoniale, soffitto a cassettoni, pareti rivestite di stoffa e finti dipinti, come la torretta medievale in cui si mimetizza il bagno. È la scenografia di un’alcova con il pezzo forte dipinto in alto: «Ora et labora». Che pare uno sberleffo, in un ex negozio diventato casa a luci rosse in via San Glicerio. È uno dei tanti mondi scoperchiati la notte tra giovedì e venerdì dagli agenti del commissariato Greco-Turro diretti dal vicequestore Angelo De Simone, per contrastare la prostituzione nella zona di viale Sarca e viale Fulvio Testi.

Una piaga che nel quartiere si manifesta con viavai nei condomìni, adescamenti in strada, corpi in vetrina, litigi e rapine che esasperano gli abitanti. Due persone erano state rapinate nei mesi scorsi in viale Fulvio Testi all’angolo con via San Glicerio e con La Farina; una, “alleggerita” del suo Rolex. Di notte Fulvio Testi diventa il regno di trans peruviane mentre in viale Sarca il territorio è dominato da prostitute albanesi e romene. È il mondo parallelo che si accende quando cala il sole e che tra le sue pieghe mostra sempre delle sorprese. Nelle case «normali» solo all’apparenza affiorano oggetti sessuali appesi agli specchi, in contrasto con peluche e ritratti di famiglia. Tra le tappe, il caseggiato di ringhiera in viale Sarca 191 con tante porte affacciate su un unico ballatoio. Dietro una di queste, un uomo, cliente di una trans, era morto per overdose di cocaina la notte di Natale. La polizia trova la stessa trans, insieme al compagno, in quella stessa casa. Peccato non abbia titolo per alloggiare né permesso di soggiorno: viene accompagnata in commissariato mentre il locale viene sequestrato. 

Il giro continua in viale Fulvio Testi 182, dove al piano terra c’è un appartamento noto. Lo scorso settembre, il proprietario, italiano, era stato indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ora sulla porta ci sono i sigilli: l’immobile è confiscato. La polizia bussa ad altre porte del palazzo, identifica persone, scandaglia le stanze, poi prosegue il tour in strada, tra corpi seminudi e ombrelli fluo. In azione, oltre al commissariato, anche il Reparto prevenzione crimine, agenti dell’ufficio prevenzione generale, III Reparto mobile, nucleo informativo e cinofili della polizia locale. In totale vengono controllati 11 appartamenti, intercettate 52 persone, 39 uomini e 13 donne di cui 35 stranieri e 28 con precedenti penali. La situazione di otto trans peruviane irregolari è al vaglio dell’Ufficio immigrazione mentre un connazionale è indagato per favoreggiamento alla permanenza sul territorio nazionale di persone senza permesso di soggiorno