
Gli studenti contestano tempi troppo stretti e scarsa trasparenza nella scelta dell’agenzia cui affidare la gestione delle gite
Dopo un anno gli studenti dell’istituto tecnico Cartesio sono tornati a protestare. A uscire dall’edificio, sabato mattina, sono stati gli alunni delle classi quinte. E il motivo è sempre lo stesso: la gestione delle gite. Sostegno, ancora una volta, arriva dai genitori e anche da diversi docenti. "Quest’anno stiamo vivendo lo stesso disagio, forse anche più generalizzato perché dovuto a una critica gestione amministrativa", ammette un’insegnante. Se nel 2024 alcuni viaggi di istruzione erano stati cancellati o programmati all’ultimo, stavolta i rappresentanti degli alunni puntano il dito contro modi e tempi di organizzazione delle gite e del viaggio studio a Monaco. "Come sempre si è organizzato tutto all’ultimo. Sono due o tre anni che ormai manca l’organismo della commissione viaggi – spiega una studentessa –. Abbiamo chiesto un accesso agli atti, qualcosa che ci spetta di diritto, insieme ai preventivi, al contratto e al nome dell’agenzia di viaggi che è stata scelta, ma la preside ci ha negato tutti i documenti. Anche questa non trasparenza la troviamo ingiusta". L’organizzazione tardiva ha causato diverse defezioni tra gli allievi del Cartesio.
"Ci siamo trovati a pagare l’acconto di 210 euro in tre giorni – rivela un altro studente –. Ci si riduce sempre all’ultimo momento e molti compagni, infatti, non hanno potuto partecipare alle iniziative, perché magari le famiglie sono in difficoltà e non hanno potuto saldare questa cifra in poco tempo". La richiesta del sit-in di sabato è stata essenzialmente una: più collaborazione all’interno dell’istituto tecnico, così da poter lavorare tutti insieme al meglio. "Chiediamo alla dirigente più trasparenza e maggiore organizzazione e serietà, con tempi più lunghi".
La.La.