Trattori in corteo sulla via Emilia e poi a Milano, sotto il Pirellone e la sede della Coldiretti in via Fabio Filzi. Nel settimo giorno di protesta contro l’Unione Europea, gli agricoltori che dal 30 gennaio hanno allestito un sit-in permanente ai margini della Provinciale Binasca hanno organizzato ieri un nuovo evento dimostrativo con una carovana di trattori che ha percorso la strada statale 9 da Melegnano fino a San Donato.
La maggior parte dei trattori ha poi fatto ritorno a Melegnano, al campo-base sulla Binasca, mentre una decina ha proseguito per il capoluogo, alla volta del Pirellone e dei vicini uffici della sede della Coldiretti, l’associazione di categoria, alla quale i manifestanti hanno chiesto di poter esporre le proprie ragioni. "Mentre dalla Coldiretti non abbiamo ricevuto alcun riscontro, abbiamo potuto interloquire nuovamente con funzionari e politici della Regione - racconta Filippo Goglio, che coordina la protesta -. Mercoledì (domani per chi legge, nda) una nostra rappresentanza parteciperà alla Commissione regionale Agricoltura".
Revisione totale della Pac (politica agricola comune), lotta ai cibi sintetici, contrasto all’import di prodotti alimentari che non adottino gli stessi parametri qualitativi di quelli italiani: sono solo alcune delle richieste che i manifestanti arrivati a Palazzo Pirelli hanno avuto modo di condividere, peraltro, col presidente di Fratelli d’Italia durante il consiglio regionale, Christian Garavaglia. In mattinata il campo-base sulla Provinciale Binasca ha invece ricevuto la visita dell’onorevole leghista Luca Toccalini.
A Milano i trattori, con slogan e striscioni, sono rimasti parcheggiati in piazza Duca d’Aosta. Insieme agli agricoltori anche la mucca Ercolina, che domenica è stata portata in piazza del Duomo per un presidio a favore del latte italiano.
E oggi sarà una nuova giornata di mobilitazioni, coi trattori intenzionati a marciare direttamente sull’aeroporto di Linate.