Quattro operai su una gru in pieno centro, per protesta. "Vogliamo i nostri soldi", la richiesta, perché come hanno spiegato non ricevevano lo stipendio da ottobre. I quattro, tutti egiziani, sono saliti sulla gru alle 8.30 e non sono scesi finché la trattativa – innescata proprio dalla loro rivolta – non si è conclusa, attorno alle 14.
Sono addetti ai lavori di ristrutturazione di una palazzina storico-residenziale di via Silvio Pellico, accanto alla Galleria Vittorio Emanuele II, dipendenti di una ditta in subappalto che si occupa di carpenterie metalliche. Alle 8.30 hanno fatto irruzione nel cantiere, in cui non era previsto che dovessero lavorare. Intervenuti tre mezzi dei vigili del fuoco oltre alla polizia.
Il “general contractor“, l’impresa a cui la proprietà Coima ha affidato i lavori da appaltare, ha dichiarato di aver pagato una fattura alla ditta in subappalto, che evidentemente non avrebbe utilizzato i soldi per versare le retribuzioni. Fin dalla mattina il referente del general contractor si è detto disponibile a pagare direttamente gli operai, che però per scendere dalla gru volevano ricevere i soldi immediatamente. L’altra richiesta era che gli stipendi arrivassero a tutti e 34.
Nel primo pomeriggio si è trovata la quadra, grazie alla mediazione della polizia, del general contractor e dei sindacati. "È stato trovato un accordo sul pagamento immediato di un acconto. Ora stiamo cercando di far avere anche la restante parte dovuta a tutti", spiega Claudio Piro, della segreteria della Fillea Cgil di Milano.
La protesta ha fatto venire a galla "le enormi problematiche del settore edile. A pagare sono sempre gli ultimi della catena dei subappalti", evidenzia Riccardo Piacentini, segretario generale Fillea Cgil Milano. "Nella centralissima Milano – commenta Enrico Vizza, segretario generale Uil Lombardia – si pensa e si approva il Salva Milano per condonare gli interventi urbanistici ma non ci si preoccupa mai delle persone che operano all’interno dei cantieri". Solidarietà ai lavoratori anche dal gruppo Pd della Regione Lombardia.