Prosegue la protesta dei trattori a Melegnano, nel Milanese, e in Lombardia come nel resto d’Italia. Le manifestazioni, che andranno avanti ad oltranza per 5 giorni, porteranno in strada circa 300 trattori che si alterneranno lungo la provinciale 40 per reclamare attenzione e dialogo da parte delle istituzioni, da quelle italiane a quelle europee.
Anche oggi, a breve distanza dal casello dell’A1, circa 200 agruicoltori hanno bloccato la Binasca con i loro mezzi per circa un’ora e lo stesso faranno nel pomeriggio, mandando in tilt la circolazione, per poi rientrare nel presidio a bordo strada.
Ieri erano 250 i trattori, con più di 400 agricoltori, provenienti dalle province di Milano, Pavia e Lodi, nell'area antistante il casello autostradale di Melegnano, nell'hinterland del capoluogo lombardo, guidati dal coordinamento nazionale di 'Riscatto Agrario’. Mentre un centinaio di trattori ha sfilato alle porte di Mantova, dal casello di Mantova nord sulla A22 fino alle porte della città per poi tornare indietro, creando disagio al traffico.
I manifestanti distribuiscono volantini con le loro rivendicazioni e urlano le ragioni della protesta contro le politiche dell’Unione europea e del governo italiano. E domani, giovedì primo febbraio, scende in campo la Coldiretti, a Bruxelles, per far cancellare definitivamente l'obbligo imposto dalla Politica agricola comune di lasciare incolto il 4% dei terreni destinati a seminativi.