
È precipitata nel cortile interno dopo un volo di 15 metri. Una caduta fatale a una colf filippina di 36 anni, che stava pulendo i vetri di una finestra in un appartamento al quinto piano di uno stabile di corso Concordia. Inutili i soccorsi: la donna è morta sul colpo. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di venerdì della scorsa settimana, ma la notizia è stata comunicata solo ieri. Secondo quanto ricostruito finora, nell’abitazione, di proprietà di un cinquantenne italiano, c’era solo la trentaseienne nel momento in cui è avvenuto il fatto: era su una scala con le spalle rivolte verso l’esterno e probabilmente ha perso l’equilibrio all’improvviso ed è precipitata all’indietro, senza alcuna possibilità di aggrapparsi in qualche modo al davanzale per cercare di evitare in extremis la caduta.
I primi a intervenire sono stati i carabinieri motociclisti del Radiomobile, seguiti dai colleghi della Compagnia Monforte e dai sanitari del 118: purtroppo per la donna non c’era più niente da fare. Il sopralluogo, al quale ha partecipato anche il pm Francesca Crupi, non ha evidenziato tracce o segni di qualsiasi tipo che possano far pensare a un’ipotesi diversa da quella della caduta accidentale; in ogni caso, il magistrato di turno ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti. In corso Concordia sono stati inviati anche gli esperti del’Unità prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ats metropolitana. Purtroppo, l’incidente costato la vita alla collaboratrice domestica di 36 anni non è purtroppo una rarità.
Poco meno di tre mesi fa, la sera del 6 aprile scorso, un episodio identico era avvenuto in viale Monza 114: il cinquantasettenne filippino Luisito Dimaano era precipitato dal quarto piano del palazzo attorno alle 20.45. Inizialmente si era pensato a un suicidio o a una caduta in strada per un malore (anche perché sul marciapiedi non c’era sangue), ma poi le indagini della Squadra mobile avevano fatto emergere che l’uomo, incensurato e con regolare permesso di soggiorno, era caduto accidentalmente, perdendo l’equilibrio nello stesso momento in cui era rientrato in casa il proprietario, che nei primi minuti non si era accorto di nulla. In ospedale erano poi emerse le gravissime fratture provocate dal violentissimo impatto con l’asfalto dopo un volo di circa 12 metri.
Lo stesso drammatico destino era toccato nell’estate del 2019 a un’altra donna filippina, la cinquantaquattrenne Marilou Reyes, precipitata dal terzo piano di un palazzo d’angolo tra via Battisti e corso di Porta Vittoria, proprio di fronte al Palazzo di Giustizia.
Anna Giorgi
Nicola Palma