Lo smantellamento del supermarket a cielo aperto di via Sant’Arialdo risale ormai a cinque anni fa. La maxi operazione che ha ripulito l’area verde a due passi dalla stazione di Rogoredo non è però riuscita a eliminare del tutto il problema: i pusher di droga low cost si sono spostati lungo i binari che corrono verso l’hinterland sud, seguiti dai tossicodipendenti a caccia di una dose di "nera" a buon mercato. I blitz delle forze dell’ordine non si sono mai fermati, con l’obiettivo dichiarato di rintuzzare i tentativi di riguadagnare il terreno perduto, ma ultimamente il fenomeno è tornato a farsi più visibile (seppur in misura nettamente inferiore rispetto al passato) e a richiamare l’attenzione dei residenti. La risposta, l’ultima della serie, è arrivata sei giorni fa con un servizio straordinario predisposto al tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Claudio Sgaraglia.
Mercoledì gli agenti della Questura hanno passato al setaccio tutta la zona che ruota attorno allo scalo ferroviario: i poliziotti di Squadra mobile e commissariato Mecenate hanno arrestato in via Impastato un ventiseienne italiano che aveva con sé 3 grammi di cocaina, 9 di eroina, un bilancino e 310 euro; in via Orwell, invece, è stato fermato un trentunenne marocchino, a cui gli investigatori hanno sequestrato 32 grammi di eroina, quasi 2 di cocaina, un bilancino e 1.300 euro. Non basta: sulla stessa spianata, sotto i piloni della tangenziale, sono stati trovati oltre tre etti di eroina e due sacchetti contenenti mille euro in monetine. Delle 201 persone controllate, 73 avevano precedenti: due, un bengalese e un romeno, sono stati accompagnati in via Fatebenefratelli, uscendone con un Daspo urbano e un avviso orale. Gli specialisti dell’Anticrimine hanno notificato l’ordine di allontanamento a 31 persone, "la cui presenza impediva la libera fruizione ai cittadini delle aree verdi e degli spazi in prossimità della struttura ferroviaria". Multe per un totale di 2.450 euro comminate dalla Divisione amministrativa e sociale nel corso delle verifiche su 23 veicoli e quattro negozi.
Nicola Palma