SIMONA BALLATORE E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Qt8 modello, il quartiere sarà vincolato / VIDEO

I residenti promuovono la scelta: la aspettavamo da tantissimi anni

Montestella

Milano, 2 febbraio 2019 - Il QT8 sarà vincolato da ministero e Soprintendenza. Già prima di Natale l’avvio delle «procedure di tutela per il Quartiere Triennale 8 di Milano e per l’Archivio dell’architetto Piero Bottoni» costituito da oltre 90mila documenti scritti che permettono di ricostruire non solo le singole fasi progettuali che hanno portato alla nascita del quartiere sperimentale, ma anche la rete di relazioni culturali e professionali in cui Bottoni operò. Un riconoscimento che eviterà stravolgimenti urbanistici. «Il Qt8 - ha dichiarato il ministro, Alberto Bonisoli - rappresenta un pezzo della memoria collettiva della città. Il quartiere, sotto tutela, diventa così parte del patrimonio culturale italiano». «Una storia che parte da lontano - commenta l’assessore all’Ambiente del Municipio 8, Enrico Fedrighini -. La richiesta di vincolo partì nel 2005, quando venne demolita una casetta unifamiliare per realizzare un palazzo di tre piani».

Un vincolo «eccezionale», sottolinea Giancarlo Consonni, architetto, professore emerito di Urbanistica del Politecnico di Milano, presidente dell’Archivio Bottoni e poeta. «Solitamente il vincolo è per un edificio, un monumento, in questo caso riguarda un quartiere tutto – spiega –, rende omaggio a una storia gloriosa che fa del Qt8 l’opera più significativa della ricostruzione». Un’epopea che ha il suo centro nel “Monte Stella”, con i 15 metri di macerie, plasmato dalle mani di centinaia di operai, «il memoriale della città martoriata dalla guerra, il monumento alla pace», continua l’architetto Consonni. Una storia disegnata da Bottoni. «Parla di quartiere giardino. Passa attraverso un’autocritica dei principi del razionalismo e li estende fino a integrare il disegno urbano e il disegno di paesaggio, che si innesta in quel Monte Stella che gli nasce fra le mani». Mette sulla cima la statua di Marino Marini, la “Donnina di Milano”, oggi in restauro. «Un gesto votivo verso la Madonnina, i due monumenti si richiamavano».

Cerca fondi Bottoni, «diventa manager - spiega il professore - per costruire le casette dei reduci, degli impiegati, fa lavorare cantieri-scuola. Era un grande regista, aveva richiamato un centinaio di persone a collaborare. C’è una varietà di tipi edilizi, una ricerca cromatica, la cooperazione fra le arti, i motivi musivi sulle pareti del padiglioncino, disseminò il Qt8 di statue, lavorò su percorsi pedonali separati, diede continuità al verde e sequenze ritmiche agli edifici e fughe prospettiche. Concepiva già il quartiere come sperimentale». Non fu realizzata, purtroppo, la sua casa giardino «che anticipava il Bosco verticale di 70 anni», sorride Consonni. E se le manomissioni negli anni sono state contenute, si cerca di bloccare le future. Anche sul Monte Stella. La poesia del Qt8? Consonni poeta risponde citando Piero Chiara e guardando una fotografia di Mario De Biasi della Donnina di Milano: «E qui, una struttura umana congelata nel cemento di un’epoca belluina quelle membra regge dentro le quali peregrinando alberga un sogno di forza e di bellezza, ora chiuso nell’equazione Qt8».