Milano, 18 novembre 2024 – Si sta come d’autunno Milano nelle classifiche delle città italiane. Due mesi fa l’“Indice della criminalità” realizzato dal Sole 24 Ore con i dati del dipartimento di Pubblica sicurezza del Viminale precipitava il capoluogo lombardo in cima alla classifica delle Gotham d’Italia, con più di settemila reati (denunciati) nel 2023 per centomila abitanti e un aumento (delle denunce) vicino al 5% rispetto al pre-pandemia. Ma ora a far vacillare le basi semiscientifiche del prossimo sfogo acchiappaclic di qualche personalità dei social entra a gamba tesa l’indagine annuale sulla qualità della vita di ItaliaOggi e ItalCommunications con l’università La Sapienza di Roma, che conferma Milano, per la quarta volta, al primo posto in una classifica di virtuosità delle province in cui è seguita da Bolzano e dalla lombarda Brianza. Nel panel di variabili considerate la voce “reati e sicurezza” è presente, ma valutata insieme ad altre relative a servizi, infrastrutture, reddito, lavoro, ambiente, salute.
Intanto il sindaco Giuseppe Sala, che dopo la classifica di settembre era stato bersagliato dall’opposizione di centrodestra quasi che la polizia locale fosse l’unica forza a presidiare la città, si leva un sassolino pubblicando in una storia lo screenshot di un articolo su quest’ultima classifica e un laconico “Ecco...” Con la chiosa: “E sui problemi, che ovviamente ci sono, continueremo a lavorare”.
Intanto nel centrodestra è già iniziato il dibattito su chi schierare per tentare di riprendersi Milano nel 2027: se una settimana fa Fratelli d’Italia, via il presidente del Senato Ignazio La Russa, aveva rilanciato in pista il ciellino Maurizio Lupi (salvo poi ritirare la mano, incolpando al solito “i giornali”), ieri è toccato a Forza Italia, col leader e vicepremier Antonio Tajani che ha aperto a un’ipotesi di (ri)candidatura a sindaco: “Letizia Moratti certamente lo ha fatto bene, è una donna di grande prestigio e ha le carte in regola per vincere. Ma vedremo le proposte dei nostri alleati e discuteremo sul candidato migliore”. Moratti conferma che “c’è un pressing del partito” per una sua candidatura ma prende tempo: “È prematuro parlarne, mancano due anni”. Tajani intanto critica il centrosinistra in carica: “A Milano ci sono molte cose da cambiare. Si può fare di più sulla sicurezza. Sono state fatte scelte sulle piste ciclabili che hanno penalizzato il commercio”.
A rimbalzare l’affondo interviene il capogruppo del Pd al Pirellone Pierfrancesco Majorino: “Moratti a Milano ha già perso nel 2011 ed è arrivata terza alle regionali nel 2023. Tajani eviti di dare lezioni al sindaco Sala da cui ha solo da imparare quanto a capacità di governo e buona amministrazione”.