REDAZIONE MILANO

Quando il design ci riconnette con la natura

Sara Ricciardi con la sua performance dispensa sapori, profumi e fiori. India Mahdavi indaga sul rapporto realtà e finzione

MILANO

di Anna Giorgi

É il legame fortissimo dell’uomo con la natura e il ritorno a una vita meno “sintetica“ il fil rouge dei Fuorisaloni. La giovane designer Sara Ricciardi, alle 5Vie, propone una performance itinerante che reinterpreta la figura del venditore ambulante di fiori e di serenità. Con una postazione di lavoro mobile attraverserà le vie del distretto portando fiori, poesie e panini ai visitatori, celebrando la gioia del vivere in strada, in maniera semplice.

Persone, profumi, suoni, atmosfere di paese, sapori popolari e veraci con un’interpretazione giocosa e originale della giovane designer. Sullo stesso tema l’ installazione site-specific “De Rerum Natura” a cura di Gunilla

Zamboni, in arte Gupica.

Il progetto di light design “Aracea” è una collezione di lampade scultoree, disegnate da Gupica perVisionnaire presentata, in tutti i suoi modelli, per la prima volta ad Alcova.

La lampada “Aracea” trae ispirazione dalle piante esotiche, sintetizzandone le forme e trasformando la foglia in un oggetto luminoso. La sorgente luminosa a led, come linfa vitale, passa attraverso la nervatura centrale della foglia. La star dell’interior design India Mahdavi, sempre per Alcova, coordinando gli studenti del Maia (il Master in Architettura d’Interni dell’Head, l’Università delle Arti e del Design di Ginevra) porta il il progetto “Herbarium of interiors“. Un erbario è una raccolta di esemplari. Un campione può essere multiformato e sta tra l’oggetto, l’immagine e il modello. Una volta raccolto, tende a diventare la propria immagine.

"Allo stesso modo - spiega la designer - una volta catalogati e raccolti, gli interni contemporanei possono essere percepiti come oggetti o immagini".

Per due anni gli studenti hanno sviluppato il proprio Herbarium, rivisitando diversi interni iconici Così nasce il Milk Bar ispirato al Korova Milk Bar del film Arancia meccanica del 1971 di Stanley Kubrick. Sebbene lo spazio originale esistesse solo come finzione, il film cult di Kubrick ha reso il Korova Bar un luogo a sé stante, a tal punto che è stato ricreato in molte città del mondo.