MAURIZIO
Cronaca

Quante sorprese in via Pecchio: tra poesia, grafica e mille colori

Cucchi Mi dirigo verso via Giuseppe Pecchio, dedicata a un politico e storico nato a Milano nel 1785 e scomparso...

Cucchi Mi dirigo verso via Giuseppe Pecchio, dedicata a un politico e storico nato a Milano nel 1785 e scomparso...

Cucchi Mi dirigo verso via Giuseppe Pecchio, dedicata a un politico e storico nato a Milano nel 1785 e scomparso...

Cucchi

Mi dirigo verso via Giuseppe Pecchio, dedicata a un politico e storico nato a Milano nel 1785 e scomparso a Brighton nel 1835. Lungo la via, dove sono arrivato scendendo alla fermato di Loreto del metrò, vedo molto movimento e osservo varie vetrine con scritte come quella molto ampia e dorata del colorificio, o un’altra, di un’enoteca, che fa simpaticamente “Per Bacco“. La strada, dunque, è vivace e a un certo punto ecco una vera e propria folla in attesa dell’autobus. Si tratta del 965, che va da Milano a Pioltello. Sono con l’amico Adalberto Borioli, pittore, incisore e musicista e anche editore delle raffinate plaquette numerate di poesia, quelle della collana “Il robot adorabile“, dove sono apparsi testi di vari e noti poeti italiani, e non solo, accompagnati da opere d’arte dello stesso Borioli. Stiamo camminando verso un luogo e un ambiente che mi si rivelerà piacevole e sorprendente, e cioè la sede di “Paper & People“, dove si producono ed espongono carte grafiche e cartoncini di alta qualità e vari bei colori. Per me sarà una novità assoluta. Arriviamo nel palazzo che ne ospita lo spazio espositivo, ed è molto accogliente, a partire dall’ampio cortile con alberi che ci porta a una tranquilla palazzina di due piani. Entriamo, e ci accoglie la gentile Cristina Bonfoco, che gestisce con il marito “Paper & People“, di cui ci illustra le prerogative. Io, intanto, muovo il mio sguardo tutt’attorno, nelle diverse sale, dove carte varie e di vari colori, buste e cartoncini si impongono, creando in me una piacevole sorpresa. Cristina ci fa accomodare in una bella saletta, dove parliamo di una mostra di libretti di poesia, tema il colore, che terrà lo stesso Borioli prima dell’estate. Ci muoviamo poi soddisfatti per rientrare e, per dirigerci alla fermata del metrò, eccoci piazza Argentina, dove al tempo dei cinema di quartiere c’era una gran bella sala (mi sembra fino al 1990) dove ricordo con nostalgia di aver passato tante piacevoli serate.