Milano - Tra metà e la fine della settimana che inizia domani, a quanto Il Giorno apprende da fonti dell’assessorato regionale al Welfare, il portale di prenotazione di Poste ( prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it ) aprirà la prenotazione della quarta dose di vaccino antiCovid a tutti gli over 12 che la desiderano (purché ovviamente abbiano fatto la terza e dall’ultima iniezione o infezione siano trascorsi almeno 120 giorni). Sono le nuove indicazioni del Ministero della Salute, che ha sottolineato come i due nuovi vaccini "bivalenti" - “aggiornati“ a Omicron 1 e a Omicron 4 e 5 – autorizzati per il primo e il secondo richiamo, sulla base delle "evidenze" al momento sono assolutamente equivalenti, cioè entrambi possono "ampliare la protezione contro diverse varianti e aiutare a mantenere" quella più importante, contro la malattia Covid. La novità è che il secondo booster in generale potrà essere offerto "su richiesta come seconda dose di richiamo, per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni". La “quarta dose“, dunque, non è più riservata agli immunocompromessi e ai trapiantati (per i quali si tratta, in realtà, della quinta, dato che il loro ciclo primario è di tre iniezioni), agli ultrasessantenni, agli over 12 "fragili" per qualche patologia, alle donne in gravidanza e agli operatori sanitari e delle Rsa, benché il Ministero "raccomandi prioritariamente l’utilizzo delle formulazioni bivalenti" per il secondo booster a queste stesse categorie, e per il primo (terza dose) agli over 12 che ancora non l’hanno ricevuto.
Di fatto , però, siamo agli ultimi giorni nei quali il secondo booster sarà appannaggio esclusivo di alcune categorie. Soprattutto tra i destinatari potenzialmente più numerosi, quelli “anagrafici“, la quarta dose non è mai davvero decollata, neppure nella vaccinatissima Lombardia: gli ultraottantenni possono riceverla da cinque mesi, eppure al 13 settembre appena il 38,5% era andato a farsela iniettare (il 40,2% considerando solo coloro che hanno fatto la terza dose); i settantenni e i sessantenni, che avevano avuto il via libera da due mesi, alla stessa data erano coperti rispettivamente al 17,7 e al 10,9% (19,4% e 12% considerando solo quelli che avevano già il primo booster). Numeri così bassi che neppure il raddoppio delle prenotazioni, con l’arrivo dei vaccini bivalenti dal 14 settembre negli hub e da giovedì scorso anche nelle farmacie, ha potuto modificarli molto: dal 14 al 20 settembre sono state iniettate poco più di 23 mila quarte dosi totali in Lombardia.