
Mappa dei quartieri a Milano
Milano, 19 febbraio 2019 - C’è NoLo, che sta per “North of Loreto’’, ma anche Porta Nuova, Santa Giulia, Cascina Merlata e, ancora, Chiesa Rossa, Ortica e Crescenzago. Quartieri nuovi e quartieri storici che non comparivano tra i nomi degli 88 Nuclei di identità locale (Nil) decisi dal Comune qualche anno fa. Quartieri “dimenticati’’ dalla burocrazia, aree della città che da ieri pomeriggio sono state inserite nella mappa ufficiale dei quartieri milanesi (vedi tabella sopra) grazie a un emendamento presentato dal consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico.
L'emendamento, anzi il subemendamento al nuovo Piano di Governo del territorio con le correzioni suggerite da tutti i gruppi consiliari, è stato approvato dall’assemblea di Palazzo Marino con un’ampia maggioranza: 28 sì (dal centrosinistra al centrodestra), 2 no (Stefano Parisi eMatteo Forte) e 5 astenuti, tra cui i consiglieri grillini. Le principali modifiche sono quelle anticipate all’inizio. NoLo, la zona amata dai designer a nord di piazzale Loreto compresa tra via Sammartini e il Parco Trotter, è un nome riconosciuto adesso anche da Palazzo Marino. La stessa cosa si può dire per il quartiere dei grattacieli, Porta Nuova, che può vantare la Torre Unicredit e il Bosco Verticale, prima indicato solo come Garibaldi-Repubblica. Cascina Merlata, cioè il nuovo quartiere nato durante e dopo l’Expo 2015 ai confini tra Milano e Rho, e Santa Giulia, la nuova zona di sviluppo urbanistico nella periferia sud-est della città, sono anch’essi ufficialmente riconosciuti dal Comune. Ma la nuova mappa “recupera’’ anche i nomi di quartieri storici di Milano, da Chiesa Rossa (a sud) a Gorla (a nord) passando per Turro e Crescenzago fino Calvairate e Conchetta. Al quartiere Baggio, intanto, si aggiunge l’adiacente quartiere Olmi e l’area dello stadio di San Siro e dell’Ippodromo del Galoppo diventa “Stadio Ippodromi’’ per distinguerla dalla zona residenziale e popolare di San Siro.
De Chirico sottolinea: «L’emendamento approvato vuole favorire l’identificazione dei milanesi con i quartieri in cui vivono. Obiettivo è quello di preservare i luoghi in cui viviamo. Ho tenuto in considerazione diversi fattori: la storicità di alcuni comuni annessi a Milano nel 1923 (Crescenzago, Precotto, Greco...), delle porte d’ingresso a Milano (Porta Lodovica, Porta Garibaldi), di quartieri fortemente identitari (Corvetto, Olmi), dei nuovi quartieri (NoLo, Cascina Merlata, Santa Giulia). Tra dieci anni, con lo sviluppo della città, probabilmente sarà necessario adeguare ulteriormente la nomenclatura». L’assessoreall’Urbanistica Pierfrancesco Maran, dopo aver dato parere favorevole al subemendamento a nome della Giunta, commenta: «Abbiamo rimesso i quartieri al centro della città, prima con il Piano Quartieri. Adesso, grazie al lavoro del Consiglio comunale, il nome dei nuovi e di alcuni vecchi quartieri viene riconosciuto anche nei Nil inseriti nel Piano di governo del territorio. Da una logica puramente amministrativa, i Nuclei di identità locale assumono una maggiore rilevanza».