RHO
Il comitato Rho-Parabiago chiede urgentemente un intervento da parte dei sindaci di nove Comuni. Il motivo è quello di fermare l’inizio dei lavori del progetto di potenziamento ferroviario Rho-Parabiago, a detta loro considerato come un atto illegittimo. La richiesta è stata inviata ai Comuni coinvolti nella tratta Rho-Parabiago e limitrofi. Il comitato segnala che Italferr e le imprese esecutrici non possono iniziare alcuna attività, finché non sia stato presentato il progetto esecutivo e conclusa la verifica di ottemperanza.
"Il parere con cui il ministero dell’Ambiente ha approvato la “Via“ (verifica di impatto ambientale) integrativa esprimeva infatti un parere positivo relativamente alla compatibilità ambientale del progetto definitivo. L’attività di verifica si conclude entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della documentazione trasmessa dal proponente. In sostanza, se Rfi non presenta il progetto esecutivo e tutta la documentazione integrativa richiesta nel parere Via, evidentemente il ministero non può verificare che siano state rispettate le condizioni ambientali prescritte nel parere Via, che sono presupposto essenziale e imprescindibile perché il parere positivo sia confermato e perché i lavori possano iniziare", spiegano dal comitato.
"In questa logica – continuano a spiegare dal comitato – iniziare qualsiasi attività operativa prima di aver prodotto tutta la documentazione richiesta dal ministero e prima che il ministero si sia espresso sull’ottemperanza alle prescrizioni costituisce l’ennesimo atto illegittimo di Rfi e Italferr". Il comitato Rho-Parabiago chiede l’intervento di tutti i Comuni interessati a porre in atto con estrema immediatezza tutti gli interventi in loro potere per impedire qualsiasi attività operativa allo stato attuale. In particolare intimare formalmente a Rfi, Italferr e imprese esecutrici di interrompere qualsiasi attività operativa in essere o prevista a breve, e a segnalare la questione al ministero dell’Ambiente affinché intervenga a sua volta. "Ci teniamo che venga segnalata la questione anche all’osservatorio ambientale, l’organismo che risulta essere stato istituito appositamente per monitorare il rispetto delle condizioni ambientali e che a oggi risulta totalmente assente", concludono dal comitato Rho-Parabiago.