"Quattro condanne non sono bastate. Il Comune ignora i diritti dei poveri"

L’avvocato Gianluigi Moltalto: "A fronte di 150 alloggi popolari non assegnati, saranno ceduti quelli municipali in via Livorno".

"Quattro condanne non sono bastate. Il Comune ignora i diritti dei poveri"

"Quattro condanne non sono bastate. Il Comune ignora i diritti dei poveri"

Sette anni di proteste e mobilitazioni. L’Unione inquilini ha iniziato nel 2017, quando "l’amministrazione ha discriminato centinaia di famiglie straniere escludendole dal legittimo diritto di vedersi assegnate case popolari e, per tale motivo, il Comune ha subito ben quattro condanne giudiziarie".

A seguire nei tribunali la quasi totalità dei casi è stato l’avvocato Gianluigi Montalto (nella foto), che da anni parla di "condotta recidiva". "Da un lato si è tentato di negare l’accesso ai bandi per le case agli stranieri, dall’altro si è demolita la politica delle sublocazioni, sfrattando direttamente famiglie con minori: anche in questo caso il Comune ha subìto una condanna giudiziaria dal Tar Lombardia".

Oggi arriva la dismissione della Casa albergo di via Fogagnolo per come è stata conosciuta in questi decenni, cioè come una struttura che dava un tetto a sfrattati, fragili e altre persone segnalate dai servizi sociali. Una lunga vertenza ha segnato l’ultima gestione, quella della onlus VVVincent, scelta proprio durante la giunta Di Stefano: oneri e canoni non versati alle casse pubbliche, locali non liberati neanche dopo le sentenze, cittadini che hanno continuato a essere accolti nonostante la fine degli accordi tra municipio e operatore.

Quella della Casa albergo è solo l’ultima vicenda che ha innescato la mobilitazione del sindacato e dei comitati in questi 7 anni: "Insieme alla struttura di via Fogagnolo hanno messo in vendita gli uffici comunali di via Benedetto Croce, stanno vendendo diversi alloggi popolari di proprietà comunale in via Livorno, hanno messo all’asta negli anni scorsi le sedi di associazioni sestesi antifasciste come l’Aned, Emergency è andata via dalla sua sede storica, hanno di fatto reso inoperativo SpazioArte, dove venivano realizzate dall’associazione culturale Ciao Amore Onlus numerose iniziative per i bambini disabili, corsi di inglese e di informatica per i giovani della città". Nella bocciatura senza appello delle politiche abitative pesa anche il censimento sulle case vuote che l’Unione inquilini ha realizzato. "A Sesto, ormai, risulta normale non assegnare circa 150 alloggi pubblici a fronte di famiglie con minori sfrattate senza soluzione, così come rientra nella logica di non riconoscere alcun valore ai bisogni di cittadini in grande difficoltà assegnare nell’anno 2023 solo un alloggio pubblico al mese".

La.La.