REDAZIONE MILANO

"Quei post non ci rappresentano. Condanniamo l’attacco di Hamas"

"Quei post non ci rappresentano. Condanniamo l’attacco di Hamas"

Una lettera, scritta dai rappresentanti di istituto dell’educandato Setti Carraro e condivisa da tutte le classi, per prendere le distanze dal post - pubblicato dal collettivo A112 - che l’8 ottobre “festeggiava“ l’attacco di Hamas. Il ministro Giuseppe Valditara aveva annunciato ispezioni alle scuole coinvolte in questi messaggi. In via Passione non si è visto nessuno, ma il rettore Giorgio Ragusa aveva immediatamente scritto una relazione all’ufficio scolastico regionale, ribadendo l’estraneità della scuola. "Vogliamo dissociarci dalle opinioni che ci vengono erroneamente attribuite – sottolineano gli studenti –. Il collettivo A112 opera alla Setti Carraro, non a suo nome. Il collettivo, che rispettiamo, è una piccola parte degli studenti della Setti, non rappresenta né la maggioranza né una parte significativa degli studenti". Di più. "Dal nostro punto di vista sono state dichiarate cose estremamente gravi, che non ci rappresentano come corpo studentesco, ma che soprattutto non incarnano i valori che la nostra scuola, la sua storia e i nostri professori ci trasmettono ogni giorno".

"Condanniamo l’attacco di Hamas, generatore di morti. Siamo tristi, addolorati, spaventati nel vedere così tanta distruzione e sofferenza – sottolineano gli studenti –. Condanniamo la violenza, che non è mai il modo giusto di risolvere i conflitti. In questo momento delicato ci sentiamo in dovere di evitare di esprimere un’opinione netta su chi sia dalla parte del torto e chi dalla parte della ragione. Ci sono troppe persone che muoiono e troppe che soffrono. La libertà di opinione e di pensiero è uno dei pilastri del nostro Paese e della democrazia, bisogna però tenere sempre presente che nessuna opinione e nessun pensiero possono mai giustificare la violenza". Si.Ba.