Melograni
Gentile signora,mia nipote ha una compagna di banco che le adora (in realtà si vogliono molto bene tutte e due) e che ha la sindrome di down. Giovedì la maestra (frequentano la seconda elementare) ha raccontato alla classe che era la giornata dedicata alle persone down. Io vorrei capire un po’ di più: perché il 21 marzo e mi chiedo se c’era bisogno di evidenziare il problema della compagnuccia della mia nipotina. Può aiutarmi a fare chiarezza? Nonno Ottavio
Gentile nonno Ottavio, le giornate dedicate alla conoscenza delle differenze e delle difficoltà di salute sono importanti e necessarie. La sindrome di down (che dovremmo ricordarci di chiamare “Trisomia 21”) ha la sua giornata speciale il 21 marzo di ogni anno, perché queste persone nascono con 3 cromosomi invece di 2 e il terzo è un’ulteriore replica del cromosoma 21. Quindi 3 come trisomia, come marzo terzo mese dell’anno, 21 come quel cromosoma. Le ragazze e i ragazzi con la trisomia 21 possono e debbono essere messi in condizione di fare tutto ciò che fanno le altre persone che nascono senza quel cromosoma in più. E noi lo raccontiamo, come facciamo sempre quando parliamo di diversità e inclusione ogni domenica alle 10,15 su Rai3 e in replica, sulla stessa rete, lunedì notte all’1,15. Oggi lei potrà conoscere le belle storie di tante e tanti che si sono realizzati nella scuola, nel lavoro, nei sentimenti. Se dovesse perdere la puntata si ricordi che c’è sempre Raiplay, è gratis e di uso semplicissimo. Lo slogan della giornata mondiale di questo 2024 è "pensa che io possa,così forse io potrò" e ha avuto, pensi un po’…più di 100 milioni di visualizzazioni nel mondo. Invece in Italia circa un bimbo su mille nasce con questo cromosoma in più. La sua nipote e lei, caro nonno, avete ormai compreso la verità di questo slogan. Un abbraccio. Sua Nonna Paola mail: severini.paola@gmail.com