Il “passaggio segreto“ fra il Castello Sforzesco e Santa Maria delle Grazie utilizzato, da leggenda, da Ludovico Sforza per visitare la moglie morta giovanissima e sepolta in Basilica. Una rete “inedita“ di camminamenti militari sotto il Castello, in corrispondenza di quella che era la “Ghirlanda“, descritti anche nei disegni di Leonardo da Vinci. Il georadar ha restituito le strutture inghiottite dai secoli. Il sogno è quello di un “digital twin“ del maniero degli Sforza, da esplorare, in futuro, con tecnologie e realtà aumentata. Gli esiti della sensazionale indagine tecnologica con georadar condotta dal Politecnico di Milano in collaborazione con il Castello Sforzesco e con il colosso delle strumentazioni Codevintec, che ha accertato la presenza di cavità e camminamenti restituiti sinora solo dalle carte, fa parlare studiosi e curiosi di tutt’Italia. C’è anche un po’ di Martesana. Fra gli autori il melzese Franco Guzzetti (nella foto), professore ordinario al Politecnico con all’attivo innumerevoli progetti di ricerca su scala nazionale, ma anche volto noto della politica locale. "Uno studio di enorme importanza e che può aprire interessanti prospettive – dice –. Ma non direi che abbiamo ‘scoperto’ nulla. Abbiamo validato qualche cosa che le carte già suggerivano".
Come è nato il progetto? "È iniziato nel 2020. Codevintec, con cui già collaboravamo, mi contattò perchè, in concomitanza con i 50 anni di attività a Milano, voleva ‘donare’ un lavoro alla città. Pensammo a un’indagine con il georadar di qualità elevata. Il Castello Sforzesco era una sfida affascinante. Io ero rimasto molto suggestionato dalla lettura di un libro “Castrum Portae Jovis Mediolani - Il Castello Visconteo Sforzesco di Milano dai disegni di Leonardo Da Vinci all’archeologia del sottosuolo“, di Gianuca Padovan. Apriva scenari interessanti. Siamo partiti nel 2023, il lavoro ha richiesto alcuni mesi".
Qualche dettaglio? "Sono stati impiegati georadar ad alta definizione. Una sorta di ‘ecografia’ alla struttura. Il sistema dei sotterranei del Castello è molto complesso, lo sapevamo. Ora abbiamo ‘visto’ quello che già conoscevamo, quello che ipotizzavamo esservi. I camminamenti furono costruiti su disegni vari, alcuni sicuramente di Leonardo. Il passaggio fra Castello e Santa Maria delle Grazie ha una storia particolarmente suggestiva. Ma le condotte in generale avevano una sostanziale funzione militare, erano un passaggio strategico in caso di guerre e assedi, quando occorre fuggire o riparare velocemente. Come oggi, del resto".
Da Milano all’hinterland: qualche sito d’interesse su cui lavorare? "Parlando di Melzo, per esempio, c’è l’ipotesi di un collegamento interrato fra Palazzo Trivulzio e la Cascina Triulza. Tutto da verificare. Ma probabile: i signori di quell’epoca operavano in maniera simile".
Monica Autunno