REDAZIONE MILANO

"Quella ragazza si è messa a urlare. E i miei hanno colpito lo scippatore"

Uno dei promotori a "La Zanzara": siamo padri, non giustizieri della notte

Uno dei promotori a "La Zanzara": siamo padri, non giustizieri della notte

Uno dei promotori a "La Zanzara": siamo padri, non giustizieri della notte

"Ero lì con il mio gruppo, eravamo in sette e stavamo passeggiando per dare un’occhiata alla situazione di degrado sui Navigli. Una ragazza si è messa a urlare correndo verso di noi e dicendo che le avevano rubato la collana. Abbiamo fermato il ragazzo che le aveva strappato la catenina e i miei ragazzi del gruppo lo hanno colpito". Così Max, autodefinitosi uno dei fondatori di "Articolo 52", ha descritto alla trasmissione radiofonica "La Zanzara" il pestaggio di un giovane nordafricano sulla Darsena andato in scena nei giorni scorsi. Un’aggressione violentissima, ripresa in un video poi postato sulla pagina Instagram del movimento e diventato quasi un manifesto di chi sta propagandando la giustizia fai-da-te contro la criminalità di strada all’ombra della Madonnina. "Stiamo andando nel degrado più totale per colpa di questi extracomunitari venuti in Italia – ha aggiunto Max –. Occhio per occhio e dente per dente: non lo capiscono con le buone e non lo capiranno mai, le istituzioni non fanno niente".

E ancora: "Siamo solo padri di famiglia stufi, che hanno paura a mandare i figli in giro da soli – ha aggiunto Max –. Non apparteniamo a nessun gruppo politico, non siamo giustizieri della notte e non ci sentiamo eroi: ci fermeremo solo quando le cose cambieranno e non si muoveranno le forze dell’ordine".