di Annamaria Lazzari
Arriverà prima e potrà colpire duro, quest’anno, l’influenza: con l’allentamento delle misure emergenziali (non è più obbligatoria la mascherina neppure sui mezzi) è inevitabile una maggiore circolazione dei virus, e d’altra parte il nostro sistema immunitario è poco “allenato“, essendo stato scarsamente stimolato dal contatto con la malattia negli ultimi due anni. C’è pure il timore di quella che gli inglesi hanno ribattezzato "twindemic": una doppia pandemia dei contagi Covid e influenzali. Per ridurre gli effetti gravi dell’infezione diventa importante vaccinarsi. L’iniezione in Lombardia è disponibile gratis dal medico di base per diverse categorie (over 60, soggetti a rischio per patologia, donne incinte, bambini tra 6 mesi e 14 anni, sanitari e personale di assistenza, altri lavoratori esposti come le forze dell’ordine) e da oggi, sul portale vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it, si potrà prenotare anche in quasi 700 farmacie. In farmacia è già possibile, per chi non ha diritto gratuitamente, acquistare il vaccino o prenotare l’iniezione, rivolgendosi direttamente al farmacista.
Fabrizio Pregliasco, professore associato di Igiene generale e applicata alla Statale di Milano, quale stagione influenzale dobbiamo temere?
"Quest’anno ci aspettiamo una maggior circolazione del virus. La previsione è che si arrivi a 67 milioni di casi in Italia. L’andamento dipenderà dalle condizioni meteorologiche, sarà maggiore in caso di freddo intenso e prolungato. Già adesso però possiamo dire che la ridotta circolazione del virus negli ultimi due anni ha diminuito la risposta immunitaria essendosi ridotto il ricordo delle precedenti infezioni. C’è il pericolo di una “twindemia“, con la presenza sia del Covid che dell’influenza. Ad agosto l’Australia ha vissuto la stagione peggiore degli ultimi 5 anni".
Perché vaccinarsi?
"Perché è uno scudo efficace che riduce in modo consistente le complicanze della malattia e favorisce anche una diagnosi differenziale rispetto al Covid. Purtroppo però l’anno scorso l’adesione alla vaccinazione antinfluenzale non è stata entusiasmante: mentre nel 2020 avevamo raggiunto la copertura del 65% degli over 60, nel 2021 siamo scesi al 58%. Siamo lontani dal 75%, obiettivo minimo perseguibile indicato dall’Oms. A mio avviso l’opportunità della vaccinazione – che può essere programmata nella stessa seduta della dose per il Covid - è per tutti, anche per i bimbi, ma la raccomandazione stringente è per anziani, pazienti con patologie cardiache o respiratorio-croniche, immunodepressione. Accanto al vaccino adiuvato ce n’è uno più recente, dedicato ai soggetti più anziani, ad alto dosaggio, con una produzione di anticorpi più intensa e un correlato di protezione più ampio".
Suggerirebbe la mascherina anche contro l’influenza?
"Giusto che non sia più obbligatoria ma credo che possiamo “sdoganarla“ quando serve: in caso di sintomi, se si è fragili o in situazioni di affollamento".