ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Raccolta del riso, allerta Coldiretti: "Maltempo, si vive alla giornata"

Zibido San Giacomo, l’allarme del distretto degli agricoltori del Sud-Ovest Milanese: "Continui stop and go"

La raccolta del riso entra nel vivo ma il maltempo rischia di ostacolare le. operazioni

La raccolta del riso entra nel vivo ma il maltempo rischia di ostacolare le. operazioni

La raccolta del riso è pronta a entrare nel vivo, ma il maltempo rischia di rallentare le operazioni di mietitrebbiatura. È incognita anche sulle rese. L’allerta lanciata alcuni giorni fa da Coldiretti Lombardia è confermata dai vertici del distretto Riso e Rane, sodalizio che raggruppa gli operatori di 42 aziende agricole distribuite su 23 Comuni del Sud-Ovest Milanese, tra il parco Sud Milano e il parco del Ticino, per un totale di 4mila ettari coltivati, 3mila dei quali adibiti a risaie. "Perturbazioni e meteo incerto costringono a continue interruzioni: di questo passo la raccolta non potrà dirsi completata prima di metà novembre - afferma Marco Magni, direttore del distretto Riso e Rane -. Anche le rese potrebbero subire qualche contraccolpo, benché sia ancora presto per pronunciarsi. Si vive alla giornata". I continui "stop and go" nella raccolta dei chicchi vanno a sommarsi ai ritardi nelle semine che si sono registrati la scorsa primavera, a causa delle precipitazioni abbondanti tra aprile e maggio. "Alcuni agricoltori hanno dovuto orientarsi su varietà con un ciclo di vita più breve, per colmare il gap imposto dal maltempo primaverile - sono le parole di Magni -. Durante l’estate si è recuperato, ma ora il meteo è tornato a rappresentare un motivo d’incertezza".

Nel complesso, il 2024 non andrà in archivio come uno degli anni migliori per la risicoltura. Il rischio è che questa situazione si ripercuota sul prezzo finale del prodotto e, di riflesso, sul consumatore al dettaglio. Tutto questo mentre il Carnaroli, il re dei risi e dei risotti, si prepara a compiere 80 anni: era infatti il 1945 quando venne coltivato per la prima volta a Paullo, grazie alle cure dell’agronomo e risicoltore Angelo De Vecchi. Una tradizione, quella del Carnaroli, che Paullo celebra ogni anno con la sagra cittadina in agenda a metà giugno.

Le maxi risottate nel pentolone da 50 chili, rigorosamente preparate col Carnaroli doc, si confermano le principali attrazioni dell’evento, che richiama pubblico anche da fuori paese. Al Carnaroli è inoltre dedicata la rassegna gastronomica Gustariso, con un insieme di ristoranti del Sud Milano e del Lodigiano che propongono dei menù a tema. E proprio il Carnaroli "a dna controllato", ossia in linea con la semente originaria, è quello prodotto nel distretto Riso e Rane, una rete di agricoltori nata nel 2011 anche allo scopo di promuovere la territorialità. Le aziende che ne fanno parte commercializzano i loro prodotti sia attraverso Internet che sui canali della grande distribuzione.