
Giovani al concerto I-days festival
Milano, 18 luglio 2016 - «Ho un talento naturale nel riconoscere le grandi occasioni e lasciarmele sfuggire». Così Jack Sparrow, il capitano protagonista della saga dei «Pirati dei Caraibi» interpretato da un divertentissimo Johnny Depp. Partendo dalla succitata battuta, E.V., giovane fan dei Bloc Party, gruppo indie rock inglese, cerca la sua anima gemella. E lo fa tappezzando zona Carrobbio (tra via Torino, via Correnti e le Colonne di San Lorenzo) di messaggi «disperati». Il primo è apparso sui muri delle case e sui pali della luce il 10 luglio. Scritto, se si presta fede al testo, alle 4.40 di notte del 9, l’indomani dell’unica tappa italiana del gruppo britannico al parco di Monza, per l’I-Days Festival. «Ciao ragazzi – scrive E.V. – ho conosciuto durante il concerto dei Bloc Party una ragazza bionda, che vive a Milano in zona Carrobbio e lavora per un’agenzia di pubblicità o comunicazione. Da buon Jack Sparrow» – e segue la citazione – «non sono riuscito a chiederle il nome prima che ci perdessimo in mezzo alla folla. Vorrei dannatamente rintracciarla». E parte la richiesta: «Se lei o le sue due amiche leggono questo post potrebbero gentilmente battere un colpo?».
A corredo, la sua mail e i segni di riconoscimento. «Sono il ragazzo alto con gli occhiali floreali; quello che ti diceva di prendere come punto di riferimento il pelato dalla maglietta opinabile vicino a noi per ritrovarci in caso ci fossimo persi; disperato. Ho ritrovato il pelato, non ho ritrovato te. Ma la speranza è l’ultima a morire». Senza risposta per una settimana, E.V. non si è dato per vinto e ieri è tornato alla carica. «La speranza non è ancora morta – scrive in un nuovo messaggio appeso ai muri dei palazzi di zona Carrobbio – sarebbe fantastico riuscirti a ritrovare! Se leggi questo appello scrivimi a troiloquattro@libero.it».
Sempre che non si tratti di una trovata pubblicitaria, chissà se il giovane innamorato riuscirà a trovare la «ragazza bionda». Certo, il fatto che al concerto non si sia fatta trovare al punto pattuito e che non abbia risposto per mail non gioca a favore di un prossimo incontro. Il caso ricorda quello della «Ragazza del tram», che fino a un mese fa ha emozionato teenager e ventenni milanesi. Roberto Cibin, 27enne contabile di Sesto San Giovanni, tre mesi fa aveva disseminato di volantini il centro di Milano e lanciato una campagna sul web, attraverso Facebook. Voleva ritrovare una giovane avvistata sul tram e scesa alla fermata di via Torino prima che lui riuscisse a farsi avanti. In centinaia gli avevano scritto e si erano appassionati alla sua storia. I giornali, compreso il nostro, ne avevano parlato. Era stato ospite di Barbara D’Urso e di alcune radio. Si era fatta avanti persino una finta «ragazza del tram». Com’è finita? Roberto non ha mai ritrovato la sua anima gemella. Ergo: più coraggio la prossima volta, ragazzi.