Milano – Una tragedia ha colpito la stazione milanese di Greco-Pirelli nella serata di venerdì 25 aprile. Una ragazza di 17 anni, di origini filippine, ha perso la vita dopo essere stata investita da un treno mentre attraversava i binari con il suo monopattino insieme ai suoi genitori. L’incidente è avvenuto pochi minuti prima delle 22.20.
La ricostruzione
Secondo le prime ricostruzioni, la diciassettenne – che avrebbe compiuto 18 anni a luglio – era sulla banchina con i familiari e amici e si sarebbe allontanata con il monopattino per motivi ancora da chiarire, finendo poi sui binari. Qui è stata travolta dal convoglio Trenord 25081 che collega Chiasso a Milano Porta Garibaldi.
Il macchinista ha tentato di frenare ma non è riuscito a fermare il treno. Il conducente è stato sentito dagli agenti della Polizia ferroviaria insieme ad alcuni familiari, tra cui i genitori, e amici della giovane che si trovavano con lei in stazione in attesa del regionale.
Le indagini
Le autorità stanno ora esaminando anche le immagini delle telecamere di sorveglianza per ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto. I rilievi della polizia scientifica sono già stati effettuati e nei prossimi giorni verrà effettuata anche l’autopsia disposta dal pubblico ministero di turno Paolo Storari a cui stamattina è stata trasmessa la prima relazione.
Vani i soccorsi
I soccorsi sono intervenuti immediatamente: sul posto sono arrivati gli agenti della polizia ferroviaria, i vigili del fuoco del comando Messina e il personale sanitario dell’Agenzia regionale di emergenza urgenza. Nonostante i tentativi disperati di salvarla, la ragazza è deceduta durante il trasporto in ambulanza verso l’ospedale San Gerardo di Monza.
Il cordoglio della comunità filippina
La comunità filippina di Milano, numerosa e molto unita, si è subito stretta attorno alla famiglia della vittima, colpita da un dolore immenso e improvviso. Sui social sono stati pubblicati decine di messaggi di cordoglio.
Sottovalutare il rischio dei binari
L'attraversamento dei binari ferroviari rappresenta un pericolo mortale spesso sottovalutato. Uno degli aspetti più insidiosi è l’errata percezione dell’arrivo dei treni. I treni moderni sono molto più silenziosi di quanto si possa immaginare, soprattutto quelli elettrici. Questo silenzio ingannevole fa sì che le persone non riescano a percepire l’avvicinamento del treno finché non è troppo tardi.
Un altro fattore critico è la velocità. Un treno che viaggia a 160 chilometri orari percorre 45 metri in un solo secondo. L’occhio umano tende a sottostimare drasticamente questa velocità, creando l’illusione che ci sia più tempo per attraversare di quanto non ce ne sia realmente. La distanza inganna ulteriormente: quando finalmente vediamo o sentiamo il treno, questo è già molto più vicino di quanto sembri e la sua capacità di frenata è limitata. Un convoglio può richiedere fino a un chilometro per arrestarsi completamente.