Milano, 2 novembre 2023 – La festa non era ancora finita. "Dopo la discoteca, Gigi, Benni e gli altri volevano andare a mangiare da McDonald’s", racconta un amico, per concludere la notte con una colazione a base di hamburger e patatine. Ma al fast food, Luigi Giallonardi, Gigi, e Bennardo Pagano, Benni, di 26 e 24 anni, non ci sono mai arrivati. Perché sono rimasti uccisi nell’incidente di ieri notte in viale Forlanini che ha coinvolto tre auto. Al volante Gigi, morto sul colpo. Dietro di lui Benni, che ha smesso di respirare nel tragitto verso l’ospedale.
Si sono salvati invece gli altri quattro amici che erano nell’abitacolo, un ragazzo e tre ragazze. "Una tragedia. Il dolore che provo è indescrivibile", continua l’amico, che fino a pochi minuti prima della disgrazia era insieme a loro, a divertirsi al “The Beach“ di via Corelli durante la festa di compleanno di un altro della comitiva, organizzata nella "serata speciale" di Halloween. "Avremmo dovuto ricordarla come una serata di divertimento e invece siamo sconvolti perché i nostri amici non ci sono più".
La deviazione “maledetta”
“Gigi era alla guida ed era sobrio. Aveva bevuto pochissimo", sottolinea. La serata era scivolata via liscia, tra i balli e la torta di compleanno. "Poi i sei ragazzi sono saliti sulla Peugeot". E, stando a quanto racconta l’amico, "viale Forlanini è stato raggiunto per una ‘deviazione’ obbligata, probabilmente decisa per evitare di intasare via Corelli dato il grande afflusso di persone al The Beach la notte di Halloween. Dopo un po’, io e gli altri del gruppo abbiamo saputo dello schianto in viale Forlanini e siamo corsi a vedere. È stato terribile. Gigi è morto sul colpo mentre Benni è stato trasportato in ospedale. Noi amici siamo andati lì, al San Raffaele, insieme ai suoi genitori, sperando ce la facesse. Ma purtroppo ci siamo dovuti arrendere. Abbiamo abbracciato la sua famiglia, non potevamo fare altro. I genitori di Gigi invece non li abbiamo visti, perché dovevano ancora arrivare dal sud Italia".
Chi erano le vittime
Luigi Giallonardi, di 26 anni, era originario di Giulianova, in provincia di Teramo, ma viveva da anni a Milano, stando a quanto appreso insieme alla nonna, in zona Corvetto. E lavorava come pizzaiolo in un locale della periferia sud est, non lontano da casa. "Un ragazzo pieno di buona volontà", racconta la titolare di “Made in Sud“ di Merate, in provincia di Lecco, dove il ragazzo aveva iniziato a lavorare, appena uscito dal Capac Politecnico del Commercio.
"Ha iniziato l’affiancamento con mio marito, che gli ha insegnato il mestiere. Gli voleva bene come se fosse un figlio. Era arrivato da noi tramite la sorella, che già ci conosceva. Io ora mi metto nei panni dei genitori, da mamma: non posso immaginare quello che stanno provando. Offro loro tutto il mio sostegno".
Ieri sera, suo marito e il cuoco del locale hanno raggiunto Milano "per salutare Gigi per l’ultima volta. Anche a nome mio. Io non me la sono sentita di andare, il dolore è troppo". Tifoso del Milan, Gigi amava trascorrere il tempo libero nei locali insieme agli amici. La serata di martedì era una delle tante.
Bennardo Pagano, di 24 anni, originario di Caserta, era invece consulente assicurativo alle Generali di Famagosta. "Grande tifoso del Napoli, portava allegria". Ieri notte, per la festa a tema Halloween, si era dipinto il viso e pure la camicia per sembrare uscito da un film dell’orrore, come si vede nell’ultima storia pubblicata su Instagram.
E pure lui amava la vita notturna, in città e in vacanza, come si vede nei video di quest’estate, in Sardegna e a Rimini. "Era il suo modo di divertirsi – conclude l’amico –. Ma lo faceva sempre responsabilmente. Non posso credere che quella di ieri sia stata l’ultima notte della sua vita".