ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

Ragazzi terribili si sfogano a risse e bottigliate, l'allarme: "Aggressività mai vista"

I gestori di locali in Corso Sempione: "Arrivano in tram, ragazze comprese, con borse piene di alcolici"

Movida violenta in corso Sempione a Milano

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Ragazzi terribili all’Arco della Pace. Giovani e giovanissimi che, secondo la testimonianza di alcuni locali in corso Sempione, da più di un anno fanno incursioni in zona fra sabato e domenica notte, provocando risse e aggressioni. Ma non sono mancati furti e rapine violente: come è successo nel penultimo weekend quando un 21enne è stato bersagliato da bottigliate, calci, pugni e derubato della sua collana d’oro da un sedicenne egiziano, in azione con altri cinque connazionali (finiti tutti arrestati). Il giorno precedente c’era stato un tentativo di rapina ai danni di un 17enne ferito al volto da una bottiglia. Episodi che hanno alzato il livello di guardia: questo sabato la zona è stata "sorvegliata speciale", presidiata da due camionette della Polizia all’Arco della Pace, una volante e numerosi agenti che hanno pattugliato il quartiere a piedi. Alcuni pubblici esercizi - come Duomo, Mit Café, BhangraBar, Kitsch Bar - si sono attrezzati da un anno con la sicurezza privata: "Fino all’anno scorso non avevamo mai avuto bisogno di "buttafuori".

La tranquillità è venuta meno dopo la fine del primo lockdown, quando è apparsa questa marmaglia chiassosa. Sono gang miste che arrivano da lontano, formate soprattutto da ragazzi di origine maghrebina ma anche da qualche italiano. Con loro ci sono persino delle ragazzine. "Arrivano dopo le 22.30 in tram. Si portano dietro borse piene di bottiglie di alcolici che consumano sotto l’Arco della Pace. Un anno fa hanno rubato i bicchieri dei nostri clienti per lanciarli contro una gang rivale, un’altra volta hanno buttato delle patatine nel dehors mettendo in fuga le persone sedute ai tavolini. L’ultima rissa si è verificata due settimane fa" racconta la responsabile di un locale di corso Sempione di cui tuteliamo l’anonimato.

Un’altra lite è scoppiata un mese fa vicino alla pizzeria Taglialà: "Erano le 22.30. Per colpire una persona hanno preso alcune sedie del mio locale e me le hanno distrutte. Si prendono a bottigliate anche dopo chiusura dei locali, rimangono a fare casino fino a tardi esasperando la tensione coi residenti che ci accusano di ogni problema" afferma Gianluca Taglialatela, titolare del pubblico esercizio vicino all’Arco della Pace che aggiunge: "Io credo che la chiusura delle discoteche abbia procurato diversi problemi, incluso il venir meno delle "valvole di sfogo"".

Vincenzo Lamberti, gestore del "Cream Lounge" di corso Sempione, aggiunge altre suggestioni: "Sono stato anch’io un ragazzo di quartiere ma non ho mai visto tanta aggressività in giro. Credo che la ragione principale sia la frustrazione che nasce dal confronto fra un banale quotidiano e l’universo glamour postato sui social dai “idoli“ musicali, dove sembra che esistano solo donne bellissime, macchine di grossa cilindrata, vestiti di marca, orologi di lusso ".