REDAZIONE MILANO

Raid armato nelle scale del palazzo. Sei spari, gambizzato al Gratosoglio

Ferito un ventiduenne nomade: ricoverato al San Matteo di Pavia. L’indagine dei carabinieri sull’agguato

I carabinieri della sezione Investigazioni scientifiche hanno repertato sei bossoli calibro 9mm sul luogo della sparatoria

I carabinieri della sezione Investigazioni scientifiche hanno repertato sei bossoli calibro 9mm sul luogo della sparatoria

Sei colpi esplosi. Uno a segno. A una gamba. A terra, sanguinante, un ventiduenne croato con un cognome che rimanda a una delle famiglie di nomadi più note a queste latitudini. Il giovane è stato ferito poco prima delle 22 di domenica in un condominio popolare di via Baroni, al Gratosoglio. Stando a quanto ricostruito, il primo a dare l’allarme alla centrale operativa di via Moscova è stato un inquilino, che ha segnalato colpi di arma da fuoco nella sua scala.

La chiamata ha generato l’immediato intervento dei carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Compagnia Magenta, che hanno subito avviato le indagini per ricostruire il contesto in cui è avvenuto il raid armato e per identificare gli autori. D.S. è stato soccorso dai sanitari di Areu, arrivati in via Baroni con un’ambulanza e un’auto medica: il ventiduenne, rimasto sempre cosciente, è stato trasportato in codice rosso al San Matteo di Pavia; per fortuna, le sue condizioni non sarebbero particolarmente preoccupanti. I rilievi delle tute bianche della sezione Investigazioni scientifiche del Nucleo investigativo hanno repertato sei bossoli calibro 9 millimetri. Le indagini dei militari partiranno quasi certamente dalle testimonianze dei residenti, nella speranza che qualcuno abbia visto qualcosa, e dall’analisi dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza installate in via Baroni e dintorni.

Bisogna capire, innanzitutto, se il blitz sia stato messo a segno da una sola persona o da più aggressori. Di più: bisogna anche accertare se lo sparatore sia arrivato a piedi sul luogo dell’agguato o se abbia utilizzato una macchina per piombare al Gratosoglio e poi allontanarsi rapidamente. Appena sarà in grado di farlo, D.S. verrà sentito dagli investigatori dell’Arma per dare la sua versione dei fatti: non è escluso che sappia bene chi e perché gli ha sparato alle gambe.

Nicola Palma