Violenze di Capodanno, un altro ragazzo in manette. È stato arrestato nelle scorse ore il diciottenne Abdel Fatah, indagato nell’ambito dell’inchiesta sugli assalti sessuali di piazza Duomo, coordinata dall’aggiunto Maria Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo. Per il diciannovenne residente in città, i magistrati avevano chiesto in precedenza la misura cautelare in carcere, che però era stata rigettata dal gip. Poi il Riesame ha ribaltato il giudizio con un altro provvedimento, adesso confermato dalla bocciatura da parte dei giudici della Cassazione del ricorso presentato dai legali del ragazzo.
Così la misura è diventata esecutiva: si tratta del terzo maggiorenne arrestato nel corso dell’indagine, assieme a due minorenni. Gli accertamenti investigativi degli agenti della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì, sono scattati subito dopo la notte di Capodanno, a seguito delle denunce delle due diciottenni accerchiate e palpeggiate dal "branco" all’angolo tra piazza Duomo e via Mazzini e di altre quattro ragazze aggredite a due passi dalla Galleria Vittorio Emanuele. Poi si sono aggiunti i racconti di due giovani tedesche, spinte contro le transenne da "un muro di uomini" e costrette a subìre abusi sessuali.
I poliziotti sono arrivati a identificare alcuni dei presunti responsabili, tanto che prima di Fatah erano già finiti in cella il diciottenne Mahmoud Ibrahim, fermato a Milano, il ventunenne torinese Abdallah Bouguedra, un sedicenne egiziano senza fissa dimora e un connazionale diciassettenne con permesso di soggiorno.
Undici giorni fa, la deposizione di una delle due ragazze tedesche davanti al gip Raffaella Mascarino ha chiuso l’incidente probatorio, iniziato un paio di settimane prima per cristallizzare, in vista dell’eventuale processo, le dichiarazioni di nove giovani vittime: la giovane ha confermato quanto già messo a verbale nei mesi scorsi. Ora l’arresto di Fatah.