Milano – Si stringe il cerchio attorno ai tre uomini che venerdì scorso avrebbero picchiato un trentaseienne in un ristorante di via Piero della Francesca, provocandogli una frattura all’anulare della mano sinistra e alcune contusioni. I carabinieri della Compagnia Duomo hanno già acquisito le immagini delle telecamere interne del locale, che potrebbero aver immortalato i volti delle persone coinvolte: a cominciare dall’uomo che avrebbe inveito contro Marco (nome di fantasia) con pesanti insulti omofobi, per poi sputargli addosso e colpirlo con l’aiuto di due complici. I militari guidati dal capitano Gabriele Lombardo hanno anche sentito i titolari del locale, che hanno confermato la versione messa nero su bianco dal trentaseienne in una denuncia per lesioni personali.
Tra l’altro, c’è un particolare che potrebbe ulteriormente aiutare le indagini: da quanto emerso, una persona del gruppo di cui facevano parte i presunti aggressori ha chiamato il ristorante mezz’ora prima di arrivare in via Piero della Francesca per prenotare un tavolo; di conseguenza, è molto probabile che abbia lasciato anche un nome o un recapito telefonico. In ogni caso, la sensazione è che gli accertamenti investigativi potrebbero arrivare a breve a una svolta.
Secondo quanto riferito da Marco, tutto è avvenuto attorno alle 23 di venerdì, mentre stava cenando nell’area esterna con il marito e due amiche: all’improvviso, una donna incinta si è avvicinata e l’ha accusato di aver insultato i due bambini seduti al tavolo all’interno (c’era solo una vetrata a separarli). Marco e gli altri commensali hanno negato, ma la sconosciuta ha replicato di aver letto il loro labiale. A quel punto è arrivato uno degli uomini, che ha insultato i due coniugi. Poi, all’uscita dal locale, lo stesso uomo ha sollevato Marco dalla sedia, gli ha sputato in faccia e lo ha fatto cadere a terra, per poi colpirlo insieme ai due amici.
Quando una delle conoscenti dell’aggredito ha chiamato il 112, il primo violento è andato su tutte le furie: ha preso un tavolo di legno e l’ha scaraventato contro Marco, colpendo anche una donna. Poi l’arrivo dei carabinieri e dei sanitari Areu: il ferito, dimesso quella sera dal Fatebenefratelli, è stato poi operato al San Giuseppe per la frattura all’anulare. Prognosi: 45 giorni. "La nostra solidarietà va a lui – dicono dal locale –. Un episodio così non era mai capitato in nessuno dei nostri 5 ristoranti". Confermano che il gruppo di aggressori aveva telefonato per prenotare un tavolo mezz’ora prima di presentarsi. "Al venerdì di solito non accettiamo prenotazioni ma quella sera c’era ancora posto".