MASSIMILIANO MINGOIA E NICOLA PALMA
Cronaca

Sergio Ramelli 50 anni dopo, il videomessaggio di Giorgia Meloni e il raduno con saluto fascista. Spunta anche una “runa nazista”

Lunedì convegno in Regione: intervento della premier. E la musica di Ruggeri. Martedì il corteo dell’estrema destra: previsti alla fiaccolata oltre duemila militanti, il doppio dell’anno scorso

Un corteo in memoria di Sergio Ramelli, il militante del Fronte della gioventù ucciso nel 1975

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MILANO – La morte di Sergio Ramelli, cinquant’anni dopo. E le iniziative, istituzionali e non, per ricordare il 18enne militante del Fronte della Gioventù (l’organizzazione giovanile del Msi) che il 13 marzo 1975 venne aggredito sotto casa, in via Paladini, a colpi di chiave inglese da esponenti di Avanguardia operaia e morì dopo 47 giorni di agonia, il 29 aprile 1975. Uno degli assassini politici più tragici e terribili degli Anni di Piombo.

Le iniziative istituzionali quest’anno prevedono anche un videomessaggio della premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni durante un convegno in Regione in programma lunedì sera, il giorno prima dei 50 anni dalla morte, oltre all’ormai tradizionale ricordo del giovane missino nei giardini milanesi a lui intitolati in via Pinturicchio a cui, martedì pomeriggio, è atteso il sindaco Giuseppe Sala, il quale, negli anni scorsi, ha ricordato Ramelli nell’area verde senza indossare la fascia tricolore.

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Quanto alle iniziative dei movimenti politici extraparlamentari, martedì alle 20 è in programma il corteo-fiaccolata organizzato dall’estrema destra – Forza Nuova, Lealtà-Azione, CasaPound e Rete dei Patrioti – che partirà come un anno fa da piazzale Gorini, arriverà fino a via Paladini e si concluderà con il rito del “presente’’, cioè con i saluti romani, proprio nel luogo dove Ramelli venne aggredito. La mobilitazione dell’universo neofascista è partita da settimane: martedì sono attesi oltre duemila militanti (il doppio del 2024) da ogni parte d’Italia.

Un corteo che fa già discutere per il simbolo scelto dai “camerati” nel manifesto ufficiale: secondo l’Osservatorio democratico sulle nuove destre, si tratta della runa Tyr (associata al dio della guerra e della giustizia), già tra gli emblemi della Gioventù hitleriana e stemma della 32esima Divisione della Waffen SS (SS-Freiwilligen-Grenadier-Division „30. Januar”), inviata in Polonia a combattere l’Armata Rossa sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale.

La locandina con la runa usata dalla Gioventù hitleriana
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Ma torniamo alle iniziative istituzionali. La novità di quest’anno, in occasione del 50° anniversario della morte del militante del Fronte della Gioventù, riguarda il convegno organizzato con il contributo della Regione. Lunedì alle 18, all’Auditorium Testori in Piazza Città di Lombardia, è fissata l’apertura del convegno “Le idee hanno bisogno di coraggio. In ricordo di Sergio Ramelli a 50 anni dal suo assassinio“. Prevista l’apertura della mostra “Il coraggio della libertà“ e, a seguire, una serie di dibattiti sul tema. Alle 19 “Sergio, figlio dell’Italia“ con i saluti istituzionali del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’intervento in video della Meloni. Alle 19.15 “Mille città per Sergio”, la premiazione delle città che hanno intitolato luoghi della memoria al militante del Fronte della Gioventù.

Alle 19.50 “Parole, immagini e musica per Sergio“ con gli autori dei recenti libri dedicati alla storia di Ramelli: Nicola Rao (“Il tempo delle chiavi. L’omicidio Ramelli e la stagione dell’intolleranza“), Giuseppe Culicchia (“Uccidere un fascista. Sergio Ramelli, una vita spezzata dall’odio“), Federica Venni (“Il ragazzo che non doveva morire. L’omicidio Ramelli e cinquant’anni di ferite“) e Andrea Arbizzoni (“Sergio Ramelli. Una storia che fa ancora paura“). Alle 20.30 ci sarà un ricordo di mamma Anita Ramelli.

Alle 20.35 “Mai più a scuola di odio“: il giornalista del Giornale Giannino Della Frattina intervisterà il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti, mentre alla 20.45 ci sarà il confronto “Non fu un gioco da ragazzi“ tra il sottosegretario della Cultura Gianmarco Mazzi e il cantautore Enrico Ruggeri. Infine, alle 21.15 è in programma “Le idee hanno bisogno di coraggio“: il giornalista Paolo Colonnello intervisterà il presidente del Senato Ignazio La Russa e il giudice Guido Salvini, protagonista dell’indagine che portò all’arresto dei responsabili dell’assassinio di Ramelli.