Milano, 12 gennaio 2025 – Il nuovo corteo degli amici e dei famigliari di Ramy a Milano per chiedere verità e giustizia su quella tragica notte in cui il ragazzo 19enne ha perso la vita in via Quaranta, che se a Milano si è svolto pacificamente, a Torino (venerdì) e poi anche a Roma e Bologna la scorsa notte è stato di nuovo al centro di disordini, violenze e attacchi contro la polizia, infiamma di nuovo la polemica politica. A prendere posizione oggi chiedendo, almeno indirettamente, il pugno di ferro è il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: “Per questi delinquenti serve la tolleranza zero. Perché una cosa è il sacrosanto diritto di manifestare, un’altra seminare scompiglio, danneggiare tutto ciò che ci si trova davanti e picchiare chi deve garantire l’ordine pubblico”. Il governatore leghista si è espresso in questi termini sui social, dopo aver espresso “solidarietà e massimo sostegno alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine” rimasti feriti ieri nelle manifestazioni svoltesi in diverse città.
Salvini: “Criminali rossi”
Su X si è espresso anche il vicepremier Matteo Salvini: “Criminali rossi assaltano le forze dell'ordine a Roma e vandalizzano la sinagoga di Bologna. Sono circa diciotto gli agenti rimasti feriti, ai quali va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno. Scene indegne e vergognose. Sempre dalla parte di donne e uomini in divisa".
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olten i: “Nessuna impunità”“Ancora una volta – prosegue il governatore – la strumentalizzazione di una parte, la solita dell’estrema sinistra ha avuto il sopravvento”. “Utilizzare la tragica morte di un giovane, episodio sul quale verrà giustamente fatta chiarezza dalla magistratura, per creare tensione sociale e scagliarsi contro polizia e carabinieri è uno schema già visto troppe volte” conclude Attilio Fontana. Netta presa di posizione anche da parte del sottosegretario agli Interni, il leghista Nicola Molteni: "Nessuna impunità per i colpevoli delle rivolte di piazza; i cortei per Ramy non possono legittimare violenze e aggressioni inaudite contro le forze di polizia. Per la Lega è fondamentale approvare subito e senza modifiche il Ddl Sicurezza".
Il Sindacato della polizia: “Gabrielli? Un solone”
Venerdì, a ridosso della manifestazione milanese, e dopo le dichiarazioni del consulente per la sicurezza del sindaco di Milano Sala, che aveva espresso critiche e perplessità su come si era svolto l’inseguimento da parte dei carabinieri, si era espresso anche il Sap, il Sindacato della polizia, con parole durissime nei confronti di Gabrielli: "Facile giudicare da comode scrivanie chi rischia sulla strada la propria incolumità per garantire la sicurezza dei cittadini – erano state le parole del segretario generale del Sap Stefano Paoloni –. Di soloni che giudicano dall’alto del loro sapere ne abbiamo piene le tasche e a chi scende in strada serve invece un aiuto concreto, tutele e regole certe. La teoria è molto distante dalla pratica".
Paoloni aveva poi rincarato la dose nei confronti di Gabrielli, ripercorrendo quanto successo la notte fra il 24 e il 25 novembre per le strade di Milano: “La magistratura svolgerà la propria funzione e farà tutte le verifiche necessarie, però quello che tutti abbiamo visto è stato uno scooter fuggire ad altissima velocità e andare pericolosamente contromano – sottolinea Paoloni –. Se il contatto era evitabile verrà accertato nei dovuti modi. Bisogna averli vissuti certi momenti prima di poter giudicare, e per questo da un ex poliziotto ci saremmo aspettati altro. Abbiamo sempre giudicato molto discutibile la gestione dell’ex capo della polizia Gabrielli durante il suo mandato e queste sue affermazioni non fanno che corroborare il nostro convincimento”.