NICOLA PALMA
Cronaca

Ramy e l’incidente con i carabinieri. “L’urto? Metri prima dello schianto”. Per la Polizia locale “lo scooter è caduto da solo nella svolta”

Analizzate dal comando di piazza Beccaria le immagini di una telecamera e le tracce sulle carrozzerie. Oggi inizia la perizia su auto e TMax per acquisire nuovi dettagli su quella tragica notte

I primi rilievi della Polizia locale nella sera del 24 novembre scorso in via Ripamonti

I primi rilievi della Polizia locale nella sera del 24 novembre scorso in via Ripamonti

Milano, 20 novembre 2024 – Il contatto tra il TMax guidato dal ventiduenne tunisino Fares Bouzidi e la Giulietta del Radiomobile potrebbe essere avvenuto poco prima dell’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, quindi a diversi metri di distanza dal punto in cui lo scooter è poi uscito di strada, sbalzando il diciannovenne egiziano Ramy Elgaml a terra e non lasciandogli scampo. L’ipotesi emerge dalla relazione della polizia locale sull’incidente, depositata agli atti dell’indagine per omicidio stradale coordinata dai pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini. Un’ipotesi che, se confermata dalla perizia dinamica e cinematica disposta dalla Procura, potrebbe cambiare gli scenari, visto che non mette in diretta correlazione l’eventuale impatto con la scivolata del motorino. 

La sequenza

L’esito dei rilievi ha portato i vigili a descrivere una sequenza dettagliata delle fasi finali dell’inseguimento iniziato alle 3.40 del 24 novembre in viale Monte Grappa angolo Rosales e proseguito per otto chilometri tagliando il centro di Milano lungo la direttrice nord-sud. Una ricostruzione che ha messo insieme sia i frame del filmato registrato dalla telecamera comunale posizionata all’angolo opposto di via Solaroli sia disegni planimetrici che hanno collocato i due veicoli in via Ripamonti prima che entrassero nella visuale dell’occhio elettronico. Stando a quanto emerso, subito dopo l’incrocio con via Pasinetti, la Giulietta inseguitrice ha scartato a sinistra per superare una macchina che procedeva a bassa velocità e si è ritrovata vicinissima al TMax, sulla carreggiata di via Ripamonti direzione centro (quindi contromano rispetto al corretto senso di marcia). 

L’affiancamento

Sono le 4.03 e 37 secondi: i disegni mostrano che l’auto e lo scooter con Bouzidi ed Elgaml in sella sono quasi affiancati, anche se il TMax è leggermente avanti. L’ipotesi è che il contatto possa essere avvenuto proprio in quel momento, con i due veicoli nella stessa direzione. Un urto paragonabile a una strisciata, seppur a velocità sostenuta. Un urto che potrebbe aver lasciato le tracce rilevate sulla carrozzeria del motorino: un piccolo segno poco sopra la pedaliera destra e una scalfittura della staffa della marmitta, che presenta un’evidente sporgenza più o meno a metà (come sollevata verso l’esterno). Un urto che si può desumere pure dal fascio di luci proiettato sull’asfalto, ripreso dalla telecamera di via Solaroli: l’analisi frame per frame mostra uno spostamento dei riflessi, come se ci sia stato qualcosa che abbia provocato una piccolissima deviazione per pochissimi istanti. 

La frenata ripresa dalla telecamera

Alle 4.03 e 38 secondi, il TMax e la Giulietta sbucano dall’angolo e finiscono nel campo visivo della telecamera. Si nota lo scooter ancora in equilibrio, che alle 4.03 e 39 secondi imposta la curva a sinistra, con la gazzella alle calcagna. Almeno fino alla prima metà dell’attraversamento pedonale all’incrocio di via Quaranta, si vede chiaramente che c’è “luce” tra i due veicoli, come si dice in gergo: non sono così vicini da potersi toccare. La curva non viene completata, perché il motorino prosegue dritto sulle strisce.

Con ogni probabilità, a quel punto il vicebrigadiere al volante della Giulietta capisce che non può svoltare a sua volta (in quel caso travolgerebbe lo scooter) e frena per evitare l’impatto. Ci riesce? Il video non dà certezze. Sta di fatto che entrambi i veicoli finiscono fuori strada: il TMax contro il cordolo di un’aiuola, ai piedi dell’insegna di un distributore di benzina, la gazzella contro il palo del semaforo. Stamattina il consulente dei pm, l’ingegner Domenico Romaniello, visionerà i veicoli nel luogo in cui sono stati depositati dopo il sequestro.