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Caso Ramy e carabinieri scagionati, Fontana: “Sono stati messi alla gogna, basta processi mediatici”

Il presidente della Regione Lombardia ha commentato la perizia che ha escluso un contatto tra i militari e lo scooter: “Credo che bisognerebbe darsi una calmata”

A sinistra, alcune fasi dell'inseguimento. A destra, Ramy Elgaml

A sinistra, alcune fasi dell'inseguimento. A destra, Ramy Elgaml

Milano – “Mi sono fatto l'idea che sia una vergogna che si facciano i processi e le accuse, prima ancora che si sappia qual è la realtà, mettendo alla gogna due persone che hanno svolto in modo corretto il loro lavoro”. Ha commentato così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana l’esito della perizia che ha escluso il “contatto” tra la pattuglia dei carabinieri e il motorino su cui viaggiava Ramy Elgalm, il diciannovenne deceduto a Corvetto nella notte tra il 23 e il 24 novembre 2024 durante un inseguimento.

“Credo che bisognerebbe darsi una calmata e cercare di lasciare la possibilità di trarre delle conclusioni. I processi mediatici sono sempre rigorosamente sbagliati, questi, così come tutti gli altri processi che vanno prima sui giornali che non nelle aule di un tribunale”.

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La perizia cinematica disposta dalla Procura di Milano sulla morte di Ramy ha stabilito che il comportamento del militare alla guida dell'auto è stato conforme alle procedure operative delle forze dell'ordine. Secondo l’ingegnere Domenico Romaniello, autore della perizia, non c’è stato alcun contatto preliminare tra la Giulietta dei carabinieri e lo scooter Yamaha TMax su cui viaggiavano Ramy e l’amico Fares Bouzidi.

L'analisi dei video delle telecamere comunali ha escluso l’ipotesi di un urto iniziale tra i due veicoli. La causa dell’incidente è attribuita alla guida pericolosa di Bouzidi, che ha ignorato l'alt dei carabinieri, dando inizio a un inseguimento ad alta velocità, attraversando semafori rossi e affrontando curve in contromano. Lo schianto fatale è avvenuto contro un palo semaforico, con una velocità di circa 33 chilometri orari al momento dell'impatto.