Milano, 29 luglio 2019 - Per loro il metrò è sinonimo di libertà. Passare i tornelli, cercare la direzione giusta e salire sul treno, anche in carrozzina, vuol dire conquistare ogni volta un pezzo importante di autonomia. Non c’è da stupirsi, quindi, che il metrò milanese sia protagonista della canzone rap «M1 M3» ideata dai ragazzi di Ricreattivamente, il servizio di doposcuola per ragazzi disabili tra gli 11 e i 17 anni gestito da Fondazione Aquilone onlus negli spazi di Villa Viva all’interno di Villa Litta, ad Affori. In una manciata di giorni, il video pubblicato su Youtube ha raggiunto il migliaio di visualizzazioni: «Un rap specialissimo, una poetica storia d’amore sullo sfondo della metropolitana milanese», la spiegazione. Perché in metropolitana può anche sbocciare l’amore. E pazienza se una storia finisce: nel cuore c’è sempre spazio per scriverne una nuova, mentre il dolore può essere un trampolino da cui spiccare un nuovo volo.
La metropolitana d’altronde insegna a ripartire sempre, volendosi bene, perché «quando si aprono le porte ci sei te«, come recita il ritornello. Tutto nasce da un’esperienza vissuta da due ragazzi che si sono innamorati, scritta e messa in musica, poi interpretata da tutto il gruppo (conThomas in prima linea) davanti alle telecamere. Si parte con la gioia: «Quando sto con lui non esiste niente, niente ha più dolore, solo cuore e colore», «devo far veloce, se no la metro chiude e il mio cuore s’illude». Poi le cose cambiano: «Non posso parlare, devo scappare da questo dolore che mi provoca rancore. Voglio ripartire, ora cerco di sentire, metto della musica che è una cosa unica». E infine la rinascita: «Ricomincio a cantare, riprendo a respirare»,«io non mollo, scrivo su un foglio che anche l’impossibile diventa possibile».
Poi sorrisi e abbracci. «Il video – spiega Laura Antonucci, educatrice del doposcuola insieme ad Andrea Perrone – è stato realizzato durante il laboratorio musicale. Molti dei nostri ragazzi usano la metropolitana per spostarsi, soprattutto la rossa e la gialla. Per loro è un mezzo molto importante. Ringraziamo Atm che ci ha supportato, accompagnandoci anche nelle riprese». I ragazzi del doposcuola Ricreattivamente, che è un servizio gratuito grazie a una convenzione col Comune, sono una ventina e si ritrovano tutti i pomeriggi durante il periodo scolastico. Pranzano insieme e praticano diverse attività: compiti, musica, sport, teatro, giochi di gruppo. Previste anche «lezioni di autonomia», ad esempio per imparare a servirsi da soli dei mezzi pubblici. Da settembre, il servizio si sposterà negli spazi di via Senigallia a Bruzzano. Ma per i ragazzi non sarà un problema raggiungere la nuova sede: utilizzeranno sempre la metropolitana. E chissà che non arrivi una nuova ispirazione.